False ricette mediche per ottenere droga in farmacia, ma un dettaglio lo ha tradito

Un farmacista
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POLESELLA (RO) -  Aveva "risolto" il problema della propria dipendenza con la prescrizione di farmaci. Solo che non si era fatto seguire da un medico, ma si era impadronito di un ricettario e, falsificando delle ricette, si faceva consegnare in farmacia medicinali con principi attivi ad azione stupefacente. Tutto in modo illegale.

I CONTROLLI
Almeno secondo quanto formulato in ipotesi accusatoria dai carabinieri che, coordinati dalla Procura di Rovigo, hanno indagato sulla vicenda. In questo caso particolare, i Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Padova, che nei giorni scorsi, insieme ai colleghi della Stazione di Polesella, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di un uomo residente in Polesine. Perquisizione che avrebbe confermato quanto si sospettava: nella disponibilità dell'uomo, infatti, sono stati trovati due ricettari del Servizio Sanitario Nazionale Regione del Veneto, il timbro di un medico prescrittore e alcune prescrizioni mediche già compilate e pronte a essere utilizzate, che secondo l'ipotesi formulata dagli inquirenti sarebbero state falsificate.
L'uomo si trova accusato delle ipotesi di reato di falso materiale, ricettazione, sostituzione di persona, ma le indagini non sono ancora concluse e gli inquirenti stanno cercando di chiarire ulteriormente i contorni della vicenda. Resta da definire in ipotesi accusatoria anche come l'uomo sia riuscito a impossessarsi di blocchetti, ricettari e timbri di medici della zona, che avrebbe poi utilizzato per realizzare le false prescrizioni mediche a suo carico in modo da auto-prescriversi farmaci ad azione stupefacente, che sono state poi presentate in diverse farmacie del Polesine. Qualcuno, però, si è accorto di anomalie nelle ricette.

LE INDAGINI
Da qui le indagini dei Nas che hanno stretto il cerchio attorno al polesano. Un caso analogo è emerso pochi giorni fa anche in provincia di Vicenza, dove i carabinieri della Tenenza di Montecchio Maggiore hanno denunciato un operatore socio sanitario, ritenuto responsabile di falsificazione di ricette mediche per ottenere la consegna di un medicinale indicato per il trattamento a breve termine dell'insonnia, che può essere venduto solo previa prescrizione medica. Ma i casi di questo tipo sono decisamente frequenti. Sono sempre più diffuse, infatti, le cosiddette "droghe da ricetta" come gli oppiacei, le benzodiazepine e l'ossicodone, un farmaco che viene prescritto nella terapia del dolore per i malati oncologici terminali, ma anche a pazienti con particolari tipologie di dolori cronici, che ovviamente se assunto fuori dal controllo medico può avere effetti devastanti.



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Il Gazzettino