Picco di ricoveri: riapre il settore Covid della Rianimazione nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso

Picco di ricoveri: riapre il settore Covid della Rianimazione nell'ospedale Ca' Foncello di Trevsiso
TREVISO - La Terapia intensiva riapre il settore Covid. Il rischio si è già tramutato in realtà. Sono tre i pazienti contagiati ricoverati nella Rianimazione...

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TREVISO - La Terapia intensiva riapre il settore Covid. Il rischio si è già tramutato in realtà. Sono tre i pazienti contagiati ricoverati nella Rianimazione del Ca' Foncello. Erano entrati in ospedale per altri problemi di salute. Ma sono risultati anche positivi al coronavirus. Da qui la decisione dell'Usl di tornare ad allestire un settore isolato. «Andremo a creare un'area Covid all'interno della Terapia intensiva», conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria. I contagi continuano a moltiplicarsi. Solo ieri sono emersi 1.568 nuovi casi nella Marca. Ed è salito a quasi 9.400 il totale dei trevigiani costretti all'isolamento domiciliare.


L'INCIDENZA
Al momento sono tre i comuni più colpiti: Revine, Tarzo e Segusino. Qui l'incidenza supera i 1.200 casi ogni 100mila abitanti. Seguiti da Castelfranco, Silea, Nervesa, Vidor, Fregona, Zenson e Possagno. A livello provinciale, l'incidenza media si attesta a 755 casi per 100mila abitanti. Per dare un'idea, l'anno scorso in questo periodo il grafico si fermava a 44 casi. Le persone più colpite sono quelle tra i 70 e i 79 anni (qui l'incidenza schizza oltre quota mille). Seguite da cinquantenni e sessantenni. Sul fronte scuola, nonostante si sia arrivati a 330 classi in auto-sorveglianza causa Covid (mascherina Ffp2 obbligatoria per dieci giorni), i contagi tra i giovani sono invece relativamente pochi: sotto i 19 anni l'incidenza non va oltre i 365 casi ogni 100mila ragazzi. Purtroppo, però, salgono anche i ricoveri in ospedale.


I RICOVERI


Oggi sono 70 i pazienti Covid positivi ricoverati nelle strutture dell'Usl. Se continueranno ad aumentare, l'azienda sanitaria dedicherà ancora una volta al Covid sia l'ospedale di comunità di Treviso che quello di Vittorio Veneto. Tutto questo, tra l'altro, senza contare i 72 pazienti ricoverati che hanno scoperto di essere positivi al momento dell'ingresso in ospedale per altri problemi di salute. In generale, anche in questo caso balza all'occhio la differenza con lo stesso periodo dell'anno scorso: oggi si contano 9,3 ricoveri per Covid ogni 100mila abitanti, dodici mesi fa si era a 2,4. Non mancano le defezioni per positività neppure tra il personale dell'Usl. Al momento sono 62 i professionisti che non possono lavorare perché costretti all'isolamento domiciliare.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino