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FELTRE - Porno vendetta sulla bella barista di Feltre: tutti e 16 gli imputati hanno pagato e sono riusciti ad evitare il processo pubblico. Ma non si conosce la cifra. Sicuramente il totale è al di sotto dei 100mila euro di danni stimati e richiesti dalla donna, per quella foto che l’ex fidanzato aveva condiviso con una quindicina di amici e in cui lei compariva con il seno scoperto. La 27enne, barista a Feltre, difesa dall’avvocato Massimo Montino, aveva stilato una sorta di tariffario che oscillava dai 5mila ai 15mila euro a seconda delle persone che avevano ricevuto e in alcuni casi ri-condiviso la sua fotografia. I 16 indagati erano finiti di fronte al giudice per le indagini preliminari con la stessa ipotesi di reato: “revenge porn”. Otto di questi, pur di chiudere in fretta la vicenda (alcuni uomini sono sposati), hanno accettato la tariffa e pagato, ottenendo in questo modo la remissione della querela. Gli altri 8 hanno proposto un’altra cifra, a cui l’avvocato della parte civile si è opposto, ma che il gip ha ritenuto congrua. È finita così, ieri mattina, in tribunale a Belluno, la storia dello scatto hot inviato ad alcuni amici dall’ex fidanzato della parte offesa e poi rimbalzato da una chat all’altra.
LA SENTENZA
Per coloro che hanno pagato subito, il giudice ha dichiarato la sentenza di non luogo a procedere per remissione di querela. Gli altri, invece, sono rimasti in bilico fino all’ultimo momento. Tramite i loro avvocati avevano infatti rifiutato la richiesta della donna e comunicato un’altra offerta risarcitoria. Il pubblico ministero l’aveva dichiarata soddisfacente, mentre l’avvocato Montino si era opposto. L’alternativa era secca: o la cifra veniva dichiarata congrua anche dal giudice, con sentenza di non luogo a procedere per intervenuto risarcimento del danno, oppure scattava il rinvio a giudizio. Ma il gip, ieri, ha accolto tutte le offerte e messo un punto fermo all’intera vicenda. Alcuni indagati sono riusciti a pagare una cifra molto inferiore a quella richiesta dalla 27enne, passando da 15mila a 2.500 euro. Sul risarcimento totale c’è il massimo riserbo ma è probabile che sia molto vicino ai 100mila euro. Ad ogni modo, non è la cifra che la donna avrebbe voluto ottenere e sembra che inizierà una causa civile per recuperare la somma mancante.
LA CATENA
A far partire la catena P.R, l’ex della donna, 32enne argentino residente a Fonzaso (avvocato Klaus Mornico).
Il Gazzettino