Strappo dell'Italia nei confronti dell'Egitto sul caso Regeni: il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato la sospensione dei rapporti tra i due Parlamenti...
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Sul fronte politico, Fico ha deciso di congelare «ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano, fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo risolutivo». L'iniziativa è stata approvata da tutti i gruppi di Montecitorio. Fico ha espresso tutta la frustrazione italiana per la situazione di stallo, nonostante le rassicurazioni fornite dal presidente Abdel Fattah Al Sisi nei suoi recenti incontri con il premier Giuseppe Conte, i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio ed il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Lo stesso presidente della Camera è volato al Cairo a settembre per parlare con il generale, «ma ad oggi - ha constatato - non è arrivata alcuna svolta». Conte, che nel frattempo stava arrivando a Buenos Aires per il G20, non ha sposato né respinto l'iniziativa parlamentare, limitandosi a spiegare di non conoscerne i motivi: «Non ho parlato con Fico», ha detto il premier ai cronisti, ricordando comunque di aver insistito con Sisi sul caso Regeni anche a Palermo, a margine della conferenza sulla Libia. La spinta diplomatica, quindi, non si è mai attenuata, e più tardi la Farnesina ha fatto sapere che «farà i passi necessari per richiamare» le autorità del Cairo «a rinnovare il loro impegno» sul caso.
A livello politico «stiamo facendo il massimo», ha sintetizzato Salvini, ma con realismo: perché «governiamo in Italia e non in Egitto».
Il Gazzettino