Un flop il quinto referendum (in 40 anni) per la separazione tra Venezia Mestre: alle 23, ora di chiusura dei seggi, ha votato soltanto il 21,73% pari a 44.887 cittadini su...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A far pendere l'ago della bilancia per il non voto sono stati soprattutto gli abitanti della terraferma, disertando le urne: in terraferma ha votato il 16,35%. Un afflusso più massiccio, ma numericamente meno "pesante", si è avuto in centro storico (32,4%) e nelle isole (28%) della laguna.
AFFLUENZA ALLE 19 - HA VOTATO IL 18,64%
Alle 19 di oggi ha votato il 18,64% degli aventi diritto nelle 256 sezioni che ospitano i seggi per
il referendum con quorum per la separazione comunale di Mestre da Venezia. I votanti sono stati sino ad ora 38.513 su 206.553.
AFFLUENZA ALLE 12 - HA VOTATO 7,3%
Alle 12.20 di oggi ha votato il 7,23% degli aventi diritto nelle 256 sezioni che ospitano i seggi per il voto sul referendum con quorum per la separazione comunale di Mestre da Venezia. I votanti sono stati 14.909 su 206.553. La maggiore affluenza si è avuta nel centro storico lagunare dove ha votato il 10,44% degli aventi diritto (4.997 su 47.824), seguita dalle isole con l'8,45% (2.048 su 24.223). Flop, per ora, in terraferma con il 5,84% (7.864 su 134.506), l'area comunale numericamente determinante per il superamento della soglia del quorum.
GIA' PRONTI I RICORSI
Se il referendum per la separazione amministrativa di Venezia da Mestre non passerà sono già pronti i ricorsi contro la soglia del 50% stabilità per la consultazione. Lo fanno sapere i movimenti favorevoli alla separazione, sottolineando che il quorum è illegittimo perchè non sarebbe previsto dalla Costituzione e dalla legge regionale. Critiche vengono poi mosse alle convocazioni che sarebbero state effettuate in ritardo o mai avvenute per i veneziani iscritti all'Aire, l'anagrafe italiana dei residenti all'estero. Segnalazioni di disguidi su questo fronte, viene detto, sarebbero giunte al movimento per il sì da concittadini che si trovano, in particolare, a Parigi e Gerusalemme.
LA CONSULTAZIONE. Mestre e Venezia devono separarsi? Domenica 1 dicembre i cittadini sono stati chiamati alle urne per dire se volevano o meno la divisione del Comune, con la ricostituzione del Comune di Mestre, quasi un secolo dopo quel 1926 quando fu soppresso da una legge fascista. Si è votato dalle ore 7 alle 23. Il vero punto cardine era il raggiungimento o meno del quorum.
Per votare era come sempre necessario presentarsi con un documento d'identità e con la tessera elettorale sulla quale è indicata la sezione di appartenenza. Chi avesse smarrito la tessera o esaurito gli spazi per l'apposizione del timbro, doveva procurarsi un duplicato e lo poteva fare direttamente nelle sedi comunali deputate.
L'ANALISI Venezia e Mestre, quinta volta al bivio per la separazione
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino