Recita di Natale a scuola: i genitori non possono entrare. È polemica

Recita di Natale a scuola: i genitori non possono entrare. È polemica
PIANIGA - Natale amaro, quest'anno, per bimbi e genitori delle scuole di Pianiga: in tre dei quattro plessi dell'Istituto comprensivo Giovanni XXIII la tradizionale recita...

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PIANIGA - Natale amaro, quest'anno, per bimbi e genitori delle scuole di Pianiga: in tre dei quattro plessi dell'Istituto comprensivo Giovanni XXIII la tradizionale recita di Natale, ieri mattina, si è svolta a porte chiuse. Uno spettacolo senza spettatori per l'asilo di Rivale e le elementari di Pianiga e Cazzago, a cui hanno partecipato solo alunni e insegnanti, perché ai genitori non è stato permesso entrare. Solo a Mellaredo è stata mantenuta integra la tradizione, probabilmente perché unica scuola a tempo normale e quindi non presentava particolari problemi organizzativi e di sicurezza. «Questa mattina ti ho fatto i capelli belli e ti ho messo gli orecchini a forma d'albero come mi avevi chiesto. Arrivati all'asilo mi hai chiesto di entrare, perché dovevi farmi sentire le canzoni, ma ho dovuto dirti di no: non perché la mamma non voleva venire, ma perché non aveva il permesso. Non ho potuto  vedere gli occhi emozionati dei bambini sul palco appena il sipario si è aperto, né sentire le canzoni che abbiamo sentito per un mese cantare sul seggiolino posteriore». 


Così affida a Facebook la sua reazione addolorata una mamma dell'asilo di Rivale, dopo aver lasciato la sua bambina al plesso. La cancellazione della festa di Natale in alcune scuole di Pianiga, paventata da molti papa e mamme e insegnanti nelle scorse settimane a causa dell'assenza dell'autorizzazione ufficiale, non c'è stata. 
La dirigente, assente per infortunio, appena è tornata in Istituto ha provveduto a sbloccare le attività e la festa si è fatta. Tuttavia nei tre plessi a tempo misto, pieno e normale, non è stato consentito ai genitori di entrare. «Per questioni di responsabilità e sicurezza - aveva spiegato la reggente nei giorni scorsi. Ma noi volevano seguire la rappresentazione dei nostri figli!, lamentano molti parenti, alcuni dei quali, pochi giorni fa, pensavano di scrivere una lettera da mandare via mail per tentare di convincere la direzione a cambiare idea, ma alla fine non è stata inviata.
TRADIZIONE SPEZZATALa festa di Natale condivisa con le famiglie è una lunga tradizione, un momento assai atteso, ed è perciò comprensibile la rabbia dei genitori, nonostante le questioni di sicurezza siano riconosciute di indubbia importanza. Tuttavia è stata registrata una discrepanza significativa: nell'altro Istituto comprensivo di Padova, retto dalla stessa dottoressa Papparella, le recite sono state aperte ai cari dei piccoli. 

Nelle famiglie di Pianiga restano l'amarezza e una certa preoccupazione per le attività future. aggiunta al telefono, la dirigente non ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. 

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Il Gazzettino