OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Rapiscono il figlio di 11 anni dalla comunità cui era stato affidato, lo caricano in auto e dopo tremila chilometri di viaggio vengono arrestati a Padova. È durata una settimana la fuga dei due genitori albanesi, che si erano stabiliti a Oslo, dove era nato il loro figlio. Sembrava l'inizio di una nuova vita, ma le autorità norvegesi ben presto avevano rilevato condizioni borderline della famiglia, con il padre che aveva avuto comportamenti violenti con moglie e bambino. Per questo motivo erano intervenuti i Servizi Sociali di Oslo che avevano disposto l'affido dell'undicenne a una struttura dedicata ai minori.
La madre e il padre, di 42 e 50 anni, hanno dunque deciso di rapirlo e portarlo in Italia per ricominciare la propria vita all'estero, sperando di evitare guai con la giustizia.
Una volta eseguita l'identificazione della coppia e del bambino, i poliziotti hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due, che sono stati accompagnati in carcere. Sulle loro teste, infatti, pendeva un mandato di arresto europeo per la violazione della norma del codice penale norvegese che punisce il sequestro di persona, il sequestro illegale e presa di ostaggi in danno a minore. I poliziotti hanno immediatamente interessato il Tribunale dei minori di Venezia per quanto riguarda il ragazzino: l'11enne è stato affidato l'affido provvisorio in una comunità protetta, almeno finchè non verrà appurata la posizione dei genitori, per cui, in ogni caso, dovrebbe essere prevista l'estradizione. Una volta tornati in Norvegia i due albanesi dovranno essere sottoposti a processo.
M.L. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino