Pistola in faccia, rapinata dell'auto da due banditi: «Ho avuto paura»

Pistola in faccia, rapinata dell'auto da due banditi: «Ho avuto paura»
Attimi di terrore per Valentina Vendramin, 40enne di Paese. Mercoledì si è improvvisamente ritrovata una pistola puntata in faccia. I rapinatori sono entrati in azione subito...

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Attimi di terrore per Valentina Vendramin, 40enne di Paese. Mercoledì si è improvvisamente ritrovata una pistola puntata in faccia. I rapinatori sono entrati in azione subito dopo averla vista parcheggiare la sua Fiat 500 grigia accanto allo stadio di Noventa Padovana, verso le 20.45. Pochi attimi in cui ha rischiato la vita. Quasi senza avere il tempo di rendersene conto. «Scendi immediatamente e dacci le chiavi della macchina», le hanno ordinato due malviventi puntandole contro una calibro 22. E lei, istruttore del centro per l'impiego della Provincia e consigliere comunale del Partito democratico, ha obbedito in modo praticamente automatico. Saliti in auto, i rapinatori hanno sgommato in direzione di Padova, dove verso mezzanotte hanno provato un colpo al Bar Bello in quartiere Altichiero per poi finire la corsa inseguiti dalla polizia nella strada senza uscita di vicolo Aspetti, dove è stato bloccato Sabino Balducci, 46enne pregiudicato.




«Ho avuto paura, ma a dire il vero non ho temuto il peggio -racconta Valentina- il rapinatore mi ha ordinato di uscire dalla macchina e poi è partito. Non c'è stato alcun tipo di violenza». Ma lo choc per essersi ritrovata con una pistola puntata in faccia è stato grande. A ormai tre giorni di distanza quelle immagini restano bene impresse nella sua mente. «Rispetto a mercoledì ora sono un po’ più tranquilla -continua - ringrazio le forze dell'ordine padovane che hanno svolto ottimamente il loro lavoro e tutte le persone che in questo momento mi dimostrano la loro solidarietà».



In queste ore molti le stanno esprimendo vicinanza. Dal sindaco Francesco Pietrobon al personale del Sant'Artemio. Valentina Vendramin, comunque, sembra determinata a mettersi alle spalle il brutto episodio quanto prima. La gioia di vivere non le è mai mancata. Oltre alla laurea in scienze dell'educazione e al master in pubblica amministrazione, negli anni è sempre stata molto impegnata in attività di volontariato: dall'associazione "I maghi di Oz" per la raccolta di fondi per la costruzione di un asilo in Romania fino all'Unicef di Treviso. Non sarà il terrore di un momento a toglierle il sorriso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino