Minacciati con i coltelli e rapinati in casa: presi i banditi. Due "pendolari" e il basista trevigiano

TREVISO - Tre soggetti (due di nazionalità albanese ed un italiano) ritenuti gli autori di una rapina in abitazione commessa il 9 agosto scorso ad Altivole (Treviso),...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Tre soggetti (due di nazionalità albanese ed un italiano) ritenuti gli autori di una rapina in abitazione commessa il 9 agosto scorso ad Altivole (Treviso), ai danni di una coppia di anziani, sono stati arrestati dai Carabinieri su ordine della magistratura di Treviso. Nella circostanza dalla casa furono sottratti circa 4mila euro in contanti. Secondo le indagini condotte dai militari dell'Arma, due dei malviventi sarebbero partiti dalla provincia di Caserta a bordo di un'autovettura ritrovata poco lontano dal luogo della rapina assieme ad alcuni utensili da scasso ed indumenti risultati acquistati in un negozio del padovano mentre il terzo, residente nel trevigiano, avrebbe svolto il ruolo di basista. Uno degli indagati risulta già detenuto a Vasto (Chieti) per reati analoghi.


La Mercedes abbandonata

Grazie alle prime testimonianze raccolte, già nella nottata e stata individuata dai militari dell’Arma, semi nascosta nella vegetazione in zona campestre, a qualche centinaio di metri dall’abitazione rapinata, lungo la via di fuga probabilmente utilizzata dagli autori del reato, un’automobile Mercedes con targa albanese. Proprio partendo dai riscontri raccolti nella circostanza, i Carabinieri della Castellana, con la collaborazione dei colleghi del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, sono riusciti a raccogliere gravi elementi indiziari da cui evincere la riconducibilità dell’auto Mercedes ai soggetti che avevano compiuto la rapina in danno della coppia di pensionati. E' stato, in particolare, individuato l’esercizio commerciale in provincia di Padova dove la sera della rapina erano stati acquistati capi di abbigliamento, calze, guanti e utensili in parte rinvenuti proprio nei paraggi del luogo di sosta della Mercedes, di cui veniva pure ricostruito dagli inquirenti il verosimile itinerario nelle fasi precedenti alla commissione della rapina: la partenza dal casertano e la tappa al negozio del padovano per acquistare il materiale necessario per la materiale esecuzione del reato.   

 

Il basista conosceva le vittime


Dagli elementi raccolti durante le indagini sin qui compiute si può ipotizzare come il soggetto italiano sia stato il basista della rapina, avendo legami di conoscenza con le persone offese e contatti con gli indagati, prevalentemente dimoranti in Campania, proprio in concomitanza con le fasi preparatorie della commissione del reato.  


Chi sono i tre banditi

Rispetto ai tre destinatari del provvedimento restrittivo: il soggetto italiano è stato rintracciato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, ad uno dei due soggetti albanesi, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Vasto (Ch), è stata notificata la presente misura custodiale mentre un terzo soggetto, resosi nel frattempo irreperibile, è tutt’ora attivamente ricercato. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino