Sicurezza e degrado, la pagella ai quartieri di Pordenone

Sicurezza e degrado, la pagella ai quartieri di Pordenone
PORDENONE - Sembra una pagella. E per certi versi lo è. Ma serve alla polizia locale per conoscere meglio il territorio e al comandante Stefano Rossi per analizzare,...

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PORDENONE - Sembra una pagella. E per certi versi lo è. Ma serve alla polizia locale per conoscere meglio il territorio e al comandante Stefano Rossi per analizzare, attraverso report puntuali, la situazione quartiere per quartiere. Dal punto di vista della sicurezza e del degrado. Due temi che a Pordenone sono particolarmente sentiti e che vedono, impegnata proprio per questo, un'unità specifica della Polizia comunale che da aprile sta battendo l'intero territorio. Alla ricerca delle criticità, a maggior ragione di quelle che vengono segnalate dai cittadini. E' sulla scorta di queste informazioni che, mese dopo mese, viene stilata una classifica che individua le aree di Pordenone più virtuose e quelle che, invece, devono essere tenute maggiormente sotto controllo.

 
LA SCHEDA«È una sorta di pagella racconta il comandante Rossi che stiliamo puntualmente dopo un'attenta analisi e valutazione del territorio comunale. Non possiamo infatti approntare politiche legate a sicurezza e decoro senza conoscere ed analizzare a fondo i problemi. Pordenone, voglio ricordarlo, non è vastissima e le situazioni sono diverse tra loro. Quello che troviamo in un quartiere, per esempio, non lo troviamo da un'altra parte». L'ultimo report disponibile risale al mese scorso. Sono state 105 le segnalazioni arrivate al comando della polizia locale per abbandono di sacchi della spazzatura, manifesti a terra, biciclette ridotte in un ammasso di rottami e per le classiche buche sulla strada. Ventitré sono stati invece gli interventi di propria iniziativa effettuati dall'unità anti-degrado. La classifica è presto fatta. Al primo posto per pulizia e quindi qualità della vita sono salite Villanova Vecchia, Burida, Villanova Case Rosse e Vallenoncello. Piazza d'onore per Rorai, Torre bassa e Largo Cervignano, mentre Torre alta e Centro si sono attestate in terza posizione. Seguono, secondo la lista stilata, Comina, Borgo Meduna e la zona delle case popolari. Una classifica provvisoria, che varia di mese in mese, ma che tende a non subire molte variazioni. «Si fa presto, magari attraverso un'analisi affrettata, a incolpare ingiustamente chi magari vive in un territorio degradato. Abbiamo assistito fa notare il comandate Rossi al cosiddetto fenomeno del pendolarismo: persone che si spostano da una parte all'altra del territorio soltanto con l'obiettivo di abbandonare i rifiuti. E sperando, ovviamente, di farla franca». Recentemente sulla scrivania del comandante sono finite anche segnalazioni riguardanti atti di vandalismo commessi da alcuni ragazzi nel bosco di San Marco, a Villanova, e nella zona di Villanova vecchia. «Al di là dei singoli episodi la considerazione di Rossi posso affermare che Pordenone non è una città non pulita. E' vero, ci sono situazioni che devono essere costantemente monitorate, ed è questo il lavoro che stanno facendo gli operatori dell'unità anti-degrado, ma questa città, per quanto mi riguarda, occupa posizioni buone rispetto ad altre realtà».

RIFIUTI SELVAGGIPer quanto riguarda in particolare l'abbandono dei rifiuti, l'amministrazione comunale sta studiando come arginare questo malcostume. La ricetta potrebbe essere semplice e poco costosa: servire le zone maggiormente a rischio di ulteriori cassonetti e, se serve, spostare i contenitori da un posto all'altro. «La tecnologia (leggi foto-trappole) fanno sapere dal Municipio è utile sino ad un certo punto. La maggior parte degli abbandoni avviene in orario serale o notturno e quindi, già di per sé, risulta difficile individuare i responsabili con il buio. Se poi subentrano anche difficoltà a inquadrare targa di veicolo e volto della persona, allora l'utilità è pari a zero. Meglio, a questo punto, implementare cassonetti e controlli da parte del personale incaricato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino