LIGNANO (Udine) - C'è una Lignano poco nota ai turisti e agli stessi friulani: quella delle fortificazioni realizzate nei primi anni Quaranta del secolo scorso dai...
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Alcuni di questi punti di difesa e osservazione sono ancora visibili e in buone condizioni, come quello, appunto, a due passi dal faro rosso, vicino alla prima spiaggia libera, di fronte alla caserma della Guardia di finanza. A realizzarli fu la società Todt che, per la difficoltà nella costruzione di queste opere, remunerava molto bene gli operai, pagati con monete nuove di zecca, cioè appena coniate.
Il bunker non si può ancora visitare ma è intenzione dell'amministrazione comunale di Lignano valorizzarlo per far conoscere la storia meno nota della cittadina balneare, con il posizionamento di tabelloni illustrativi realizzati in più lingue. Oltre a questo bunker, nel piccolo viaggio dei pescatori che sorge lì accanto, ce n'è un altro nel quale, peraltro, per alcuni anni visse una famiglia di Lignano.
L'idroscalo militare
Altri bunker erano stati progettati lungo la costa di quella che oggi è una nota e apprezzata località balneare. Ma non furono mai realizzati, perché cessò la necessità di difesa dopo lo sbarco degli alleati dall'altra parte dell'Italia, sulle coste della Sicilia. Non è nota la storia anche della darsena vecchia, sempre nella punta est di Lignano, usata da sempre per l'ormeggio: in origine questa insenatura, che guarda alla laguna, fu realizzata come idroscalo militare, sempre dai tedeschi, anche se non venne mai utilizzata per fini bellici o di difesa.
Il Gazzettino