Sit-in per i lavoratori, i sindacati bloccano i camion: saltano le consegne, 17 denunce

I sindacati davanti alla sede di EasyCoop
PADOVA - Per più di 4 ore hanno bloccato fisicamente tutti i camion in partenza dalla sede di EasyCoop in via Nuova Zelanda, paralizzando l’attività di...

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PADOVA - Per più di 4 ore hanno bloccato fisicamente tutti i camion in partenza dalla sede di EasyCoop in via Nuova Zelanda, paralizzando l’attività di consegna della spesa a domicilio. Il tutto per chiedere dignità e condizioni di impiego rispettabili per i lavoratori. La manifestazione però non era stata preannunciata alla questura e 17 attivisti sindacali sono finiti identificati e denunciati per violenza privata. Si trattava di un’assemblea indetta da Adl Cobas e Si Cobas, che ha visto giungere a Padova, per partecipare all'incontro davanti alla sede di EasyCoop in zona industriale, un gruppo di afferenti al sindacato provenienti dal Bolognese.

I FATTI

La vicenda nasce sulla scorta delle dure proteste che si sono registrate nei giorni scorsi nel capoluogo emiliano. Il sindacato Si Cobas a inizio dicembre aveva infatti indetto diversi giorni di sciopero nella sede bolognese della piattaforma creata da Coop per elaborare ordini e consegnare a domicilio la spesa. Motivo delle agitazioni era la richiesta di applicazione del contratto nazionale, a fronte delle ripetute denunce circa condizioni di lavoro sempre più al ribasso, legate a continui cambi di appalto e impiego di lavoratori somministrati e precari.

LE PROTESTE

«Di fatto dentro a EasyCoop vi sono due ditte, una che si occupa del magazzino e l’altra delle consegne –spiega Marco Zanotto di Adl Cobas Padova–. A magazzinieri e autisti viene però applicato il contratto nazionale per le pulizie, che fa percepire loro fino a 400 euro meno del dovuto per le loro mansioni. Lo scopo dell’assemblea di ieri era incontrare i lavoratori padovani di EasyCoop e chiedere all’azienda l’applicazione del corretto contratto nazionale. Inoltre negli ultimi giorni a Bologna è stato chiuso lo stabilimento e ora tutte le merci gravitano su Padova, con il conseguente ulteriore sfruttamento dei lavoratori. Non è stata un’azione violenta, l’azienda era stata informata delle agitazioni sindacali. Eppure ancora una volta anziché andare a sondare quel che accade negli stabilimenti, si vogliono intimidire i lavoratori».

I PROVVEDIMENTI

Fino alle 12 i manifestanti hanno impedito l’uscita dei mezzi pesanti con le scorte di prodotti, che quindi non sono stati recapitati agli utenti in attesa della spesa. Sul posto sono intervenute la Squadra volante e la Digos, che hanno provveduto a identificare 17 persone. Si tratta di manifestanti, tutti lavoratori afferenti al sindacato Si Cobas, provenienti dall’Emilia Romagna. Tutti loro sono poi anche stati denunciati per il reato di violenza privata, motivato dal fatto di aver impedito il transito dei camion. Inoltre viene contestato loro l'aver allestito una manifestazione senza prima averne dato preavviso alle forze dell’ordine.

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Il Gazzettino