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UDINE - «E non vogliono riaprire il pronto soccorso di Gemona e Cividale?». È questo l'interrogativo, tra l'esclamazione e la domanda provocatoria, che si è posto ieri pomeriggio un lettore friulano inviando in redazione il monitoraggio del flusso al Pronto soccorso di Udine. Attenzione puntata soprattutto sul codice arancione, il colore solo di un gradino inferiore a quello rosso che determina la priorità assoluta: alle 15.32, i pazienti arancione in trattamento erano 35 e 11 in attesa, con un tempo medio di attesa di un'ora e 19 minuti. Per il codice azzurro 18 in trattamento e altrettanti in attesa il tempo medio per avere una risposta era stimato in 3 ore e cinque minuti. Quasi quattro ore, poi, per i codici verdi, 5 in trattamento e 7 in attesa.
«I pazienti critici in attesa per oltre un'ora». La denuncia di un residente
Il giorno prima era stato il sindacato Nursind a mettere in evidenza la criticità del pronto soccorso friulano, congestionato dalle richieste e sotto stress per la carenza di personale contagiato dal Covid. Il lettore, nella sua osservazione pomeridiana, ieri ha concluso ponendosi un'ulteriore domanda ed elencando numeri da cui trarre spunto per una risposta: «Pronto soccorso di Udine al collasso? Cento pazienti, con pazienti critici, quelli in codice arancione, con attesa di oltre un'ora».
Qualche ora dopo, alle 18.48, la pagina web della Regione che dà la visione dei Pronto soccorso in tempo reale a Udine segnalava 87 pazienti in tutto, dei quali 2 in codice rosso in trattamento, 37 pazienti arancione in trattamento e 9 in attesa, con un tempo medio per l'intervento di un'ora e 25 minuti, quindi 6 minuti in più del pomeriggio.
Il Gazzettino