Profuga di guerra bloccata in auto con tre chili di marijuana: arrestata

Tina Anthony e la conferenza della polizia
PADOVA - Viaggiava in auto assieme a due connazionali trasportando tre chili di marijuana. Una ventunenne nigeriana, in possesso del permesso di soggiorno per motivi...

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PADOVA - Viaggiava in auto assieme a due connazionali trasportando tre chili di marijuana. Una ventunenne nigeriana, in possesso del permesso di soggiorno per motivi umanitari soltanto da un mese, è finita dietro le sbarre con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti.

Tina Anthony era in Italia da un paio d’anni. Ma la lunga trafila burocratica per ottenere lo status di rifugiata politica si era conclusa da poco. Con il documento in mano aveva lasciato la struttura di accoglienza per cercare fortuna altrove. Il suo sogno si è infranto l’altra sera in via Tiziano Aspetti, quando gli agenti della Squadra volante hanno intercettato una Mitsubishi Spacestar che viaggiava in maniera pericolosa. Il conducente dava l’impressione di volersi allontanare alla svelta dall’Arcella. Ha suonato il clacson all’auto che lo precedeva nel tentativo di superarla nonostante dalla direzione opposta stesse sopraggiungendo il tram. Una manovra azzardata che ha convinto gli agenti a dare un’occhiata alla vettura.Quando la volante ha azionato i lampeggianti Frank Eze, 39enne nigeriano, con residenza in città, ha provato a temporeggiare. Poi ha bloccato la Mitsubishi in mezzo alla carreggiata. Appena è uscito dall’abitacolo gli agenti hanno compreso il suo stato di agitazione. Tremava vistosamente quando ha consegnato ai poliziotti la carta d’identità al posto della patente. Mentre controllavano i documenti del passeggero che viaggiava sul sedile anteriore i poliziotti si sono accorti che aveva una borsa di colore nero tra le gambe. Martino Ofonghor, 33 anni, con domicilio nei pressi di Roma, cercava in tutti i modi di nasconderla. All’interno c’era un involucro con quasi un chilo di marijuana. Sul sedile posteriore, accanto a Tina Anthony, è stato invece recuperato un sacchetto con altri due involucri dello stesso stupefacente, per un peso di quasi due chili. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino