Barista di Prato della Valle preso a botte da due balordi che poi tornano a spaccare la vetrina

La vetrina del bar di via Umberto I mandata in frantumi dagli aggressori del gestore
PADOVA - Ancora violenza in Prato della Valle. Mercoledì sera, intorno alle 20, due ragazzi, un italiano di 29 anni e uno di origine etiope di 22, probabilmente alterati...

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PADOVA - Ancora violenza in Prato della Valle. Mercoledì sera, intorno alle 20, due ragazzi, un italiano di 29 anni e uno di origine etiope di 22, probabilmente alterati dalla droga o dall’alcol, hanno aggredito il fratello della titolare del bar ristorante Il Centotrè, che si trova proprio dove via Umberto I si getta nella grande piazza. Non contenti (e scampati in questo primo momento alla caccia all’uomo delle Volanti) i due sono tornati più tardi, verso le 22.30, quando il locale era chiuso, per danneggiare la vetrina del bar ristorante. Una vendetta che è costata loro la denuncia per danneggiamento e lesioni, dato che la loro vittima, dopo la visita al pronto soccorso, ha riportato una prognosi di 5 giorni.

LA TESTIMONIANZA
Ed è proprio Filiberto, il 29enne preso di mira dai due violenti, che racconta l’aggressione. «Stavo facendo la mia pausa cena seduto all’esterno mangiando il mio panino - esordisce - quando questi due si avvicinano e mi fanno domande relative a una fiammella che fa da centrotavola nei nostri tavolini. Ho visto subito che erano “strani” e ho detto loro di non disturbarmi visto che stavo mangiando. Così se ne sono andati». 

Ma era solo la quiete prima della tempesta. «Pochi minuti dopo - continua - sono tornati e, mentre tenevo in mano il cellulare per vedere dei video, questi hanno tentato di sfilarmelo dalla presa per rubarlo. Mi sono ritratto e per tutta risposta mi hanno stretto le mani al collo e così è iniziata la lotta. Ovviamente ho risposto per difendermi, fatto sta che sono volati un bel po’ di pugni. Uno mi ha colpito sul naso lasciandomi qualche escoriazione. Poi hanno preso una sedia e me l’hanno lanciata addosso. Hanno distrutto il plateatico, strappato le piante che aveva messo il Comune nelle fioriere, un inferno. A farli scappare sono stati i miei vicini, i negozianti della strada che, sentendo il trambusto, sono usciti a darmi manforte. E così sono scappati».
A quel punto è partita la chiamata al 113 e in un attimo è arrivata una pattuglia delle Volanti. «Ho spiegato ai poliziotti che non li avevo mai visti e ho fatto una descrizione, ma loro erano ormai scappati». 

LA SERA
Ma i due giovani picchiatori volevano vendicarsi per non aver avuto la meglio sul giovane e anche per - ironia del caso - non solo non essere riusciti a rubargli il telefono, ma anche per averne perso uno dei loro durante la rissa. «Sì, c’è proprio da dire “cornuti e mazziati” - commenta Filiberto -: volevano derubarmi e ci hanno rimesso loro. In ogni caso alla sera sono tornati. Un mio cliente ha visto che la vetrata era stata sfondata, forse da un pugno dato che c’erano tracce di sangue ovunque. Fatto sta che sul posto ho trovato già la polizia che ha quindi rintracciato i due giovani in Prato della Valle, denunciandoli per danneggiamento e lesioni. 

LA RABBIA


«Mi è già capitato di venire aggredito da qualche cliente su di giri - spiega il 29enne del Centotre - ma mai mi era capitata una cosa del genere. Noi gestiamo questo posto da tre anni e abbiamo visto questa meravigliosa zona scivolare sempre più nel degrado per colpa di questi personaggi. Stiamo raccogliendo le firme per chiedere maggiore sicurezza, che la polizia controlli sempre la zona con un presidio fisso. Ne va della nostra sicurezza, ma anche degli affari di noi esercenti e negozianti. Dovrebbe essere la parte più bella di Padova, ma la gente inizia ad avere paura». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino