TRIESTE - Controlli a tappeto da parte della Guardia di Finanza finalizzati alla verifica del regolare pagamento dell'Imu sugli immobili portuali e il corretto utilizzo delle...
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Dalle indagini è emerso che tutti i soggetti controllati, in violazione della normativa nazionale già in vigore dal 2006, non hanno denunciato la variazione catastale degli immobili in cui svolgono la propria attività di impresa, mantenendo il censimento dei beni in concessione in categoria E/1 esente dal pagamento Imu. La legge nazionale in materia dispone invece che le aree demaniali non destinate al traffico marittimo o ad operazioni strettamente necessarie alle attività portuali, impiegate per svolgere in forma concorrenziale attività commerciali che producono reddito, devono necessariamente essere accatastate in altra categoria diversa dal gruppo e assoggettate al pagamento dell'Imu a seconda della rendita catastale e della superficie occupata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino