Viabilità ad alto rischio. I sei nodi della città dove guidare è un incubo

Viabilità ad alto rischio. I sei nodi della città dove guidare è un incubo
PORDENONE - Strade strette, trafficate e pericolose, che potrebbero diventare trappole. E non è un caso che ieri mattina due mezzi pesanti si siano incrociati in via...

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PORDENONE - Strade strette, trafficate e pericolose, che potrebbero diventare trappole. E non è un caso che ieri mattina due mezzi pesanti si siano incrociati in via Prasecco, all'altezza del deposito Atap, e uno, cercando di favorire il passaggio dell'altro, complice la presenza di un fosso oscurato dalla presenza di vegetazione, si sia adagiato sul fianco destro. L'autista non deve essersi accorto della presenza del salto e, finendo con due ruote nel fossato, ha rischiato pure che il mezzo si capottasse. Ad evitare il peggio una sponda sufficientemente alta. Sul posto una squadra dei vigili del fuoco. Dopo aver atteso l'arrivo della polizia locale, che ha dovuto creare una deviazione facendo entrare i veicoli che giungevano dalla Pontebbana nel parcheggio del centro commerciale Meduna (per farli uscire dalla zona retrostante), è stato necessario recuperare il camion con una gru. 

COLLO DI BOTTIGLIAScene già viste e che rischiano di ripetersi se da parte dell'amministrazione comunale o dei privati a seconda dei casi non ci sarà un intervento tempestivo. In quel tratto di via Prasecco, proprio perché la strada risulta essere particolarmente stretta, due mezzi pesanti contemporaneamente non passano. Se nessuno dei conducenti intende cedere il passo o uno rischia di finire nel fosso, com'è successo ieri, oppure lo scontro è inevitabile. Il tema è di attualità ed è presente nei pensieri dell'assessore Cristina Amirante, che ha promesso un allargamento della strada. Ma non è ancora chiaro se ad occuparsene dovrà essere il privato oppure l'amministrazione. «Con il privato sottolinea esiste una convenzione urbanistica per quanto riguarda il centro commerciale Meduna. Lì, regalo della precedente amministrazione, si potrebbe edificare ulteriormente: ecco perché si parla del raddoppio dell'area commerciale. La prerogativa è dei privati che, nel caso, dovrebbero farsi carico anche delle migliorie che riguardano la viabilità di via Prasecco (nel tratto tra la Pontebbana e via Musile). Diversamente, dopo il 2021 dovrà farsene carico l'amministrazione».

LA MAPPANon è soltanto la situazione di via Prasecco a dover essere risolta. Ce ne sono altre che dovranno essere sistemate. Per alcune c'è già il via libera (con tanto di soldi a disposizione), per altre, invece, bisognerà attendere gli anni che verranno. Non risulta per esempio nel piano triennale delle opere pubbliche la sistemazione di via Maestra Vecchia: l'eccesso di velocità e la difficoltà di gestione degli incroci con via Ferraris e vial Grande rendono quella strada pericolosa. Situazione definita prioritaria è invece quella che riguarda l'intersezione tra la Pontebbana, via San Daniele e via Interna. Qui è prevista la realizzazione di una rotatoria che dovrebbe snellire il traffico lungo la Pontebbana: se ne riparlerà però nel 2021. Il costo dell'opera? 700mila euro. Viabilità di supporto invece per via Roveredo e via Comina. Quando in una parte dell'ex caserma Monti troveranno spazio il nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco e la sezione della polizia stradale, sarà necessario facilitare l'uscita dei mezzi, soprattutto quelli in emergenza. «A questo proposito ricorda Amirante è già cominciato il dialogo con l'Agenzia del Demanio. Così come è già stato avviato lo studio per la revisione di via Vial d'Aviano (strada parallela a via Montereale)». Tra le opere che figurano invece nel piano triennale risulta il collegamento nei lavori di realizzazione della Bretella Sud tra via Nuova di Corva e lo svincolo autostradale dell'Interporto, così come la riqualificazione di un altro tratto pericoloso e congestionato: via Udine (da via Volt de Querini con la Pontebbana) con tanto di costruzione di marciapiedi e ciclabili. Insomma, opere milionarie per il futuro della città. Ma, come per tutte le cose, bisognerà avere pazienza. 
Alberto Comisso Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino