PORDENONE - Martedì, ore 11. A Pordenone un automobilista di 74 anni viene raggirato con la truffa dello specchietto. Contemporaneamente un 83enne di via Revedole viene...
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VIA REVEDOLE
«Buongiorno, dobbiamo controllare l'impianto idraulico». Sono le 11, quando un 82enne di via Revedole fa entrare in casa un tecnico dell'acquedotto vestito di grigio e un uomo sui 35/40 anni con porta un cappello con visiera simile a quelli della Polizia locale. «C'è il pericolo che durante il controllo si verifichino delle scariche elettriche - gli dicono - Per precauzione le conviene mettere soldi e l'oro che ha in casa nel frigorifero». L'anziano si fida. I due hanno modi gentili e sono convincenti, tanto che il padrone di casa mette 350 euro, braccialetti, anelli e catenine d'oro nel frigorifero. «Per favore - chiede il tecnico - può andare di sopra ad aprire i rubinetti». Purtroppo l'anziano è andato al piano superiore, quando è tornato in cucina i due truffatori erano spariti. Nel frigorifero non c'erano più nè soldi nè oggetti preziosi. I carabinieri hanno calcolato un danno di 1.600 euro.
VIA AQUILEIA
Un 74enne percorre la Pontebbana e si ferma in un parcheggio di via Aquileia, a Pordenone. Sono le 11 di martedì. Una donna che viaggia a bordo di una Volkswagen Golf grigia si avvicina con fare deciso e gli dice: «Guardi là, non si è accorto che mi ha spaccato lo specchietto? Mi deve risarcire». Disorientato, l'uomo consegna i 150 euro richiesti. Ma è in quel momento che resta vittima di una seconda truffa. «Questi non sono 50 euro - gli dice la donna - mi ha dato 20 euro». Nel gioco di banconote lei restituisce 20 venti, ma si fa consegnare altri 150 euro. Il danno patito dall'anziano alla fine è stato di 280 euro.
A SAN VITO
Martedì il falso tecnico dell'acquedotto e il vigile urbano (pare indossasse una camicia blu) tentano il raggiro anche a San Vito. Alle 12.30 suonano alla porta di una donna di 81 anni che abita in via Boreana. «Devo fare un controllo», dice il tecnico. «No, adesso chiamo i vigili», taglia corto l'anziana. «Eccolo qua il vigile», le dice il tecnico cercando di introdurre il complice. «No, lui non è un vigile - insiste la donna - Adesso chiamo io i vigili». L'81enne sventa la truffa e chiama il 112. A occuparsi delle indagini sono adesso i carabinieri della Compagnia di Pordenone.
Cristina Antonutti
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Il Gazzettino