Piazza Motta, la Polese si ritira A gennaio partiranno i lavori

Il progetto di piazza della Motta
PORDENONE La Polese Spa in concordato di Sacile non presenterà ricorso contro la decisione del Comune di Pordenone di ridiscutere l’assegnazione del cantiere che...

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PORDENONE La Polese Spa in concordato di Sacile non presenterà ricorso contro la decisione del Comune di Pordenone di ridiscutere l’assegnazione del cantiere che porterà alla riqualificazione di piazza della Motta, cioè uno dei più importanti della città. La motivazione alla base della decisione aziendale è la più semplice: troppo lunghi i tempi burocratici da affrontare al Tar del Friuli Venezia Giulia e incerto il verdetto. «Abbiamo confidato in un ripensamento da parte del Comune - è la nota dell’azienda -, che tuttavia non vi è stato. Convinti dell’errata interpretazione delle norme da parte dell’Ente, non intendiamo però ostacolare un’opera importante, preferendo concentrarci sulle altre attività in corso. La Polese ha presentato la migliore offerta, ma per ragioni riconduibili alla mancanza di chiarezza del legislatore è stata esclusa. Risultato: il cantiere si “libera”, ma non potrà comunque partire prima di gennaio, cioè dopo che saranno trascorsi i canonici 60 giorni dalla decisione del Comune di annullare l’iniziale assegnazione dei lavori.   Il compito del Comune era quello di definire una strategia a basso rischio dopo che la ditta Polese, titolare dei lavori di riqualificazione di piazza della Motta, era finita in concordato in piena estate. In ballo c’era la differenza tra due norme: il decreto legge del governo Conte-uno, definito “Sblocca cantieri” e la successiva legge parlamentare di conversione. I due provvedimenti sancivano due procedure diverse in caso di concordato di una ditta vincitrice di un appalto, e la gara per il cantiere di piazza della Motta si situava proprio a metà dell’iter necessario alla conversione in legge del decreto ministeriale. Un bel garbuglio da “azzeccare”. Ma il Comune ha deciso: sono stati avviati gli atti propedeutici alla revoca dell’assegnazione dei lavori alla ditta Polese, ma la scelta ha un suo peso. Non solo a livello procedurale, ma anche politico. Revocare l’assegnazione di un appalto del genere, infatti, è una mossa che impone la massima cautela. 

I TEMPI

I lavori dovevano partire a fine ottobre. Ma la decisione di rivedere totalmente l’assegnazione dei lavori dipinge tutto un altro scenario. Significa che l’opera non potrà iniziare prima del 2020. La ditta arrivata seconda nella gara d’appalto per piazza della Motta è la I.c.i. Coop di Ronchi dei Legionari (Go). I lavori per la riqualificazione valgono circa 3,2 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino