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PORDENONE - Nuova viabilità dell’ospedale confermata nel suo impianto generale, e in particolare per quello che riguarda il divieto di svolta a sinistra, mentre si recuperano alcuni stalli di sosta a rotazione sulla proprietà dell’Asfo. E spunta una petizione di alcuni residenti di vial Rotto sulla pista ciclopedonale.
IL PROGETTO
Il progetto, adottato nel luglio scorso, prevede un’opera da due milioni 600mila euro, «con la realizzazione – spiega l’assessore alla Mobilità Cristina Amirante - di una rotonda che va a smistare il traffico diretto all’ospedale tra vial Rotto e via Ungaresca e la bretella di collegamento fra questa rotonda e la statale 13, per far sì che l’asse di ingresso a tutti i servizi dell’ospedale e della Cittadella della salute diventi vial Rotto anziché via Montereale, visto che l’accesso del pronto soccorso e dei principali parcheggi interrati a servizio del personale sono tutti accessibili direttamente da vial Rotto, così come il parcheggio principale di via Montereale e quello messo a disposizione dal Comune si affacciano principalmente su vial Rotto».
I PARCHEGGI
Accogliendo alcune delle sei osservazioni pervenute in fase di deposito della variante, sono state introdotte alcune modifiche, che riguardano in particolare la questione dei parcheggi: «il progetto – ha ricordato l’assessore - prevedeva la realizzazione di una banchina per l’attesa bus e di un collegamento pedonale che consenta di poter raggiungere l’attraversamento pedonale.
LA PETIZIONE
Secondo il consigliere del Pd Nicola Conficoni, «permangono le criticità, e in particolare al divieto di svolta a sinistra in via Montereale, che a nostro giudizio non impedirà la sosta parassita nelle strade del quartiere dell’Immacolata, ma alla fine penalizzerà solo residenti e attività commerciali». L’altro tema è quello che riguarda la collocazione della ciclabile sul lato delle case in vial Rotto: «Mi risulta che oggi in municipio sia pervenuta una petizione firmata da una cinquantina di residenti in vial Rotto che, risultando loro che la pista è prevista sul lato delle abitazioni, ritengono utile e opportuno procedere a un confronto per condividere la decisione». «Mi auguro che non sia stato lei a promuovere questa petizione – è la replica di Amirante -, perché gli incontri sono stati due, ed era stato proprio illustrato il progetto. Ovviamente i cittadini possono cambiare idea, sicuramente non è un problema reicontrarli. Cambierebbe molto poco accogliere questa petizione, posto che vanno sentiti anche tutti gli altri, perché cinquanta potrebbero essere semplicemente residenti di un condominio, e sicuramente non esauriscono tutti i residenti di vial Rotto. Sicuramente, se c’è questo dubbio, in fase di progetto esecutivo-definitivo ripeteremo un incontro».
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Il Gazzettino