Approvata la nuova viabilità dell'ospedale di Pordenone, ecco come ci si muoverà in via Montereale

Via Montereale a Pordenone
PORDENONE - Nuova viabilità dell’ospedale confermata nel suo impianto generale, e in particolare per quello che riguarda il divieto di svolta a sinistra, mentre si...

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PORDENONE - Nuova viabilità dell’ospedale confermata nel suo impianto generale, e in particolare per quello che riguarda il divieto di svolta a sinistra, mentre si recuperano alcuni stalli di sosta a rotazione sulla proprietà dell’Asfo. E spunta una petizione di alcuni residenti di vial Rotto sulla pista ciclopedonale. 


IL PROGETTO


Il progetto, adottato nel luglio scorso, prevede un’opera da due milioni 600mila euro, «con la realizzazione – spiega l’assessore alla Mobilità Cristina Amirante - di una rotonda che va a smistare il traffico diretto all’ospedale tra vial Rotto e via Ungaresca e la bretella di collegamento fra questa rotonda e la statale 13, per far sì che l’asse di ingresso a tutti i servizi dell’ospedale e della Cittadella della salute diventi vial Rotto anziché via Montereale, visto che l’accesso del pronto soccorso e dei principali parcheggi interrati a servizio del personale sono tutti accessibili direttamente da vial Rotto, così come il parcheggio principale di via Montereale e quello messo a disposizione dal Comune si affacciano principalmente su vial Rotto». 


I PARCHEGGI


Accogliendo alcune delle sei osservazioni pervenute in fase di deposito della variante, sono state introdotte alcune modifiche, che riguardano in particolare la questione dei parcheggi: «il progetto – ha ricordato l’assessore - prevedeva la realizzazione di una banchina per l’attesa bus e di un collegamento pedonale che consenta di poter raggiungere l’attraversamento pedonale. In questo caso la richiesta di poter mantenere cinque-sei stalli, compreso quello per disabili, di fronte alla attuale Farmacia comunale è stata accolta, andando a prevedere un percorso pedonale in sicurezza, ma comunque realizzando la sosta in linea con il mantenimento dello stallo per disabili in una posizione più protetta rispetto al fronte stradale. Recepita poi da Asfola richiesta di recuperare una parte della sosta a rotazione, che viene persa per la realizzazione delle banchine di sbarco e di attesa del bus realizzate in luogo dei parcheggi, all’interno dell’area di sua proprietà, in luogo di una aiuola che, visto che si trova sopra il pavimento di copertura del parcheggio interrato, non avrebbe potuto consentire alcuna piantumazione. Quindi, visti gli 850 metri quadrati di superficie alberata che verrà realizzata sulla statale 13, abbiamo chiesto piuttosto di realizzare e raddoppiare il numero di parcheggi a rotazione, che verranno gestiti alcuni con la sosta a 15 minuti, altri con sosta a 60 o 90 minuti». 


LA PETIZIONE


Secondo il consigliere del Pd Nicola Conficoni, «permangono le criticità, e in particolare al divieto di svolta a sinistra in via Montereale, che a nostro giudizio non impedirà la sosta parassita nelle strade del quartiere dell’Immacolata, ma alla fine penalizzerà solo residenti e attività commerciali». L’altro tema è quello che riguarda la collocazione della ciclabile sul lato delle case in vial Rotto: «Mi risulta che oggi in municipio sia pervenuta una petizione firmata da una cinquantina di residenti in vial Rotto che, risultando loro che la pista è prevista sul lato delle abitazioni, ritengono utile e opportuno procedere a un confronto per condividere la decisione». «Mi auguro che non sia stato lei a promuovere questa petizione – è la replica di Amirante -, perché gli incontri sono stati due, ed era stato proprio illustrato il progetto. Ovviamente i cittadini possono cambiare idea, sicuramente non è un problema reicontrarli. Cambierebbe molto poco accogliere questa petizione, posto che vanno sentiti anche tutti gli altri, perché cinquanta potrebbero essere semplicemente residenti di un condominio, e sicuramente non esauriscono tutti i residenti di vial Rotto. Sicuramente, se c’è questo dubbio, in fase di progetto esecutivo-definitivo ripeteremo un incontro».

 

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Il Gazzettino