PORDENONE - La scuola è una seconda casa, uno studente ci passa minimo 5 ore al giorno, ma potrebbero diventare 8 con i rientri pomeridiani e proprio ieri, nella...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE PROTESTE
“Siamo stati tutti ammucchiati in atrio per un’ora e mezza – ha fatto sapere un ragazzo mentre usciva dalla scuola – e per questioni di sicurezza, la dirigente ci ha lasciati andare a casa. Tutti si sono lamentanti, docenti compresi e la bidella si è subito attivata”. I rappresentanti di classe si sono riuniti per prendere una decisione comune, democratica, infine, è stata concertata la possibilità di uscire”. “Nessuna aula era a norma – ha riferito Christian del Linguistico – è stata misurata la temperatura nelle aule e quella massima alle 9.30 era di 17 gradi. Ma era da una settimana che stavamo al freddo. Chi era già stato segnato assente alla prima ora poteva restare fuori dalla scuola, ma poi è stato chiarito con una circolare che effettivamente si poteva ritornare a casa”. I ragazzi hanno riferito di alcuni disagi sempre al sistema di riscaldamento come nell’aula 23 dove c’è un termosifone che perde acqua. “Il motivo del nostro sciopero – ha specificato Enrico, un giovane liceale – erano i 14 gradi registrati in atrio alle 8 del mattino. L’Uti è responsabile del riscaldamento della scuola: quest’anno è stata cambiata la ditta che lo gestisce. Si sono riscontrati numerosi disagi, soprattutto ultimamente che il freddo si fa sentire, come termosifoni spenti dopo la terza ora, al pomeriggio non sono mai accesi, spesso la mattina non hanno scaldato abbastanza, infatti vengono fatti accendere alle 6 anziché alle 3 come l’anno scorso”. “Vogliamo che i nostri diritti, come avere una scuola calda, vengano rispettati”, hanno ripetuto i ragazzi.
LA DIRIGENTE
C’è da dire che non c’è stato un braccio di ferro, la dirigente Ornella Varin ha dato spazio ad un vero confronto che è sfociato nella risoluzione del problema. “Ieri (due giorni fa, ndr.) la temperatura era già scesa, ma questa notte (ieri, ndr.) c’è stato un blocco – ha chiarito quanto accaduto la dirigente – abbiamo subito segnalato la problematica ed è arrivato il tecnico, ma le prime due ore della mattina sono state invivibili. I nostri ragazzi vengono al liceo per studiare, non abbiamo tradizioni di sciopero, il motivo, dunque, era serio, per questo giustificheremo l’assenza, in situazioni del genere, non me la sento di infierire sugli studenti. Ma il problema è grave con il passaggio dalla Siram all’Engie abbiamo notato che spesso il risparmio viene messo davanti alle esigenze di un clima adeguato, inoltre precedentemente il tecnico veniva nell’immediato e i problemi si risolvevano facilmente”. La preside già lo scorso anno aveva contattato l’Uti per risolvere la problematica, ma al primo freddo il sistema è andato in tilt.
Sara Carnelos Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino