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VENEZIA - Dopo l'installazione alla testa mestrina del ponte della Libertà - che verrà avviata in questi giorni - la fase di taratura e il collaudo, le telecamere della Ztl per gli autobus turistici in arrivo ai parcheggi di Venezia, saranno attive entro marzo 2023. Forniranno un controllo in modo automatico, attraverso la fotografia delle targhe dei pullman: un sistema digitale che ha dovuto attendere i tempi di approvazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, arrivato nei giorni scorsi dopo una gestazione durata due anni e mezze e fatta di analisi tecniche e valutazioni varie. Arrivato sotto la reggenza di Matteo Salvini al Mit, il via libera alle telecamere sul ponte che collega Venezia alla terraferma è uno degli ultimi atti del suo predecessore Enrico Giovannini, titolare del dicastero di piazzale Porta Pia durante il governo Draghi bis. Ed è l'ennesimo passo verso il controllo e la gestione dei flussi verso il centro storico.
I LAVORI
Ad annunciare, in via indiretta, cosa sarà è una delibera del settore Mobilità del Comune che ha come oggetto la regolamentazione della circolazione sulla viabilità di accesso a Piazzale Roma e Isola del Tronchetto in occasione dei lavori di posa di sistemi elettronici per il controllo degli accessi nelle Ztl bus dalla mezzanotte alle 6 di ogni notte fino al 16 dicembre.
L'OBIETTIVO
«Chiaro che dobbiamo sperimentare questo tipo di provvedimento - ha commentato l'assessore ai Trasporti e alla Mobilità di Ca' Farsetti, Renato Boraso - e abbiamo pensato di sfruttare al meglio le potenzialità della Smart control room in modo da poter controllare il flusso sul ponte. Il via libera del Mit, dopo oltre due anni di attese, ci permette di installare le telecamere e poter così riprendere le targhe dei bus, multando quei mezzi che arrivano a Venezia senza aver comunicato il loro accesso».
GESTIONE DEI FLUSSI
«L'orizzonte - ha spiegato poi Boraso - si spinge un po' più in là quando si arriverà a un controllo degli accessi dal ponte della Libertà di ogni mezzo, comprese le auto. L'obiettivo è permettere l'accesso a chi ha chiesto un'autorizzazione ad entrare, le altre invece verranno multate e quando le persone cominceranno a capire che serve una segnalazione per entrare, sarà il segnale del cambiamento».
Impossibile, per l'assessore, slegare le telecamere per la Ztl del bus - approvate durante un Consiglio comunale del 2019, prima dell'Aqua Granda e della pandemia da Covid e poi necessariamente passate per il Mit - dal tema del controllo dei flussi turistici e del contributo d'accesso alla città storica: «è un progetto che certamente avvantaggia i residenti, solo così potremo controllare l'arrivo a Venezia attraverso il ponte. È l'ennesimo provvedimento fatto a tutela del cittadino. Come? Grazie al fatto che posso multare chi non può venire a Venezia senza aver prenotato».
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Il Gazzettino