Pollaio 2.0, la rivoluzione di Oselladore è un'impresa "verde"

Nicola Oselladore, al vertice de “Il Verde Mondo”
ROSOLINA - Commercializzare prodotti per l’avicoltura, promuovendo la genuinità della cultura agreste con attenzione a prodotti all’avanguardia e con un canale...

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ROSOLINA - Commercializzare prodotti per l’avicoltura, promuovendo la genuinità della cultura agreste con attenzione a prodotti all’avanguardia e con un canale di vendita innovativo. È quanto sta alla base dell’intuizione del rosolinese Nicola Oselladore che dal 2015 è al vertice de “Il Verde Mondo”, una realtà imprenditoriale che in pochi anni ha fatto conoscere Rosolina in Italia e in Europa.

 
Oselladore non riesce a ridurre al termine “azienda” la propria attività, attualmente anche al centro di una tesi di laurea. «Facciamo profitto, certo – spiega il 38enne -, ma abbiamo la consapevolezza che siamo anche qualcosa di più. Vogliamo rendere possibile un nuovo modo di vivere il mondo rurale. Crediamo che la sfida della nostra società sia recuperare quanto di buono ci ha insegnato la vita in cortile, declinandolo nella nostra realtà. Non è impossibile, servono solo gli strumenti adeguati alle nuove esigenze». 
La proposta passa da un negozio online e un canale You Tube che a oggi conta quasi 10mila iscritti. Oselladore ci mette la faccia spiegando come costruirsi un pollaio e che esperienze virtuose hanno preso vita grazie a questo nuovo modo di concepire l’avicoltura. Alla base del successo dell’impresa, c’è proprio il fatto che il titolare è idealmente il cliente “zero”. «Sette anni fa quando mi sono sposato ho pensato di prendere due galline per avere le uova fresche tutti i giorni –ricorda -. Ho comprato online un pollaio notando che c’era un mercato neanche tanto servito. Nel 2014, poi, ho lasciato il lavoro e ho cominciato con un amico a costruire dei pollai in legno in un garage. Il primo lo realizzammo in due settimane e lo vendemmo in una sola settimana. Poi ho pubblicato un sito online e ho cominciato a studiare web marketing. Nel 2014 ne vendemmo una trentina e a gennaio 2015 siamo partiti con l’azienda pensando di fare 35mila euro l’anno, ma a maggio abbiamo dovuto ricrederci perché sforammo già la cifra».
Ed è con una crescita esponenziale che le cose sono proseguite fino a ottenere un’attività che conta su 26 fornitori per la vendita di un centinaio di tipi diversi tra prodotti e accessori. «Sono sulla stessa lunghezza d’onda del cliente, facciamo vedere alla gente come si segue il percorso, dando loro una risposta. Il nostro cliente tipo è la famiglia che aiutiamo a gestire il pollaio, ma anche le piccole-medie aziende che guidiamo nella creazione di prodotti biologici nel rispetto degli animali e, ancora le fattorie didattiche». 

A giugno “Il Verde Mondo” ha ottenuto un attestato come “Azienda solidale per l’inclusione delle diversità” al convegno organizzato da Ailes a Bologna, per aver collaborato alla realizzazione di un pollaio destinato all’attività di ragazzi disabili. «Più che vendere pollai – conferma il titolare -, aiutiamo le persone a crearsi un mondo rurale. La gente ha voglia di tornare al mondo dell’agricoltura». Per Oselladore, assieme a Simone Valandro, il 2019 ha segnato anche l’avvio di un nuovo progetto: la “Fattoria Il Verde Mondo Società Agricola” che offre uno sguardo sempre più attento sulla gestione della campagna lavorando direttamente sul campo, sperimentando l’avicoltura in un pioppeto a Rosolina con la speranza di poter dare un motivo alle future generazioni di restare ed entrare in contatto con la terra dove sono nati.
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Il Gazzettino