Padova, boom di richieste di plateatici dei locali: «Pronti a ripartire da lunedì»

Piazza dei signori a Padova
PADOVA - Una distesa di tavolini e un unico corridoio centrale largo sei metri. Ci siamo abituati a vederla desolatamente vuota, ma da lunedì sarà di nuovo...

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PADOVA - Una distesa di tavolini e un unico corridoio centrale largo sei metri. Ci siamo abituati a vederla desolatamente vuota, ma da lunedì sarà di nuovo completamente piena. Piazza dei Signori si prepara a riaccendersi con tredici locali pronti a sfruttare tutto lo spazio possibile. Tra questi ci sarà anche una novità: chiuso dopo sei anni il bar Hendrix, ecco che sta per aprire con una nuova gestione il locale Hendrix 2.0. Sarà uno dei 695 pubblici esercizi di Padova che tenteranno di sfruttare al massimo il plateatico pur di tornare a servire i clienti.


Intanto, mentre nel salotto della città baristi e ristoratori studiano la posizione ideale per sedie e tavolini, l'Appe scrive a tutti gli altri 100 Comuni della Provincia: «Fate il possibile per agevolare le richieste degli esercenti». Nella lettera firmata ieri dal segretario Filippo Segato troviamo anche, in allegato, un fac-simile di domanda di concessione ispirato proprio al Comune di Padova.


IL DECRETO
Partiamo dalle regole. Il nuovo decreto del presidente del Consiglio Mario Draghi consentirà nelle regioni in fascia gialla la riapertura dei locali fino alle 22 solo per il servizio all'aperto. È probabile che il Veneto si trovi in questa situazione e quindi gli esercenti sono già al lavoro per studiare le soluzioni migliori che consentano anche il distanziamento di due metri tra un tavolo e l'altro.
È in questo scenario che il Comune di Padova ha deciso di bissare quanto aveva già proposto lo scorso anno. Un'ordinanza del sindaco consente infatti ai gestori di chiedere con una procedura semplificata un allargamento gratuito del plateatico fino ad aumento del 50 per cento, collocando tavoli e sedie nei pressi nei locali ma non per forza nelle loro immediate adiacenze. Tutto ciò è possibile anche in centro storico grazie ad una deroga della Soprintendenza ai vincoli pre-esistenti. Basta inviare una richiesta al Comune allegando una planimetria e un modulo compilato.


I NUMERI
I locali in città sono un migliaio. Prima che scoppiasse l'emergenza Covid i plateatici erano 500, ora siamo a quota 695 e il numero è destinato a salire. Da quando la scorsa settimana il premier ha annunciato la possibilità di tornare ad accogliere i clienti all'aperto è già arrivata a Palazzo Moroni una decina di nuove istanze. Complessivamente le richieste di questo genere nell'ultimo anno sono state 370, tra ampliamenti di plateatici esistenti e creazioni di spazi ex novo.


I RINNOVI
«Essendo concessioni gratuite, tutte quelle rilasciate l'anno scorso vengono rinnovate automaticamente - spiega l'assessore al Commercio Antonio Bressa - Per il centro storico serve un placet della Soprintendeza a cui abbiamo chiesto di poter dare riscontri i tempi rapidi».
Bressa sta ricevendo le telefonate e le mail di molti altri amministratori che intendono seguire la stessa strada. «Tanti sindaci e assessori stanno prendendo a riferimento i nostri atti, questo ci inorgoglisce. Ben venga se riusciamo ad essere utili anche per gli altri Comuni oltre che per i padovani».
Nella parole di Bressa troviamo poi altri due concetti. Il primo: «Il distanziamento continua ad essere un elemento fondamentale. Vogliamo tutelare il lavoro, ma anche la salute». Il secondo: «Purtroppo in questa situazione c'è chi è favorito perché ha uno spazio a disposizione e chi invece no perché magari sta in una stradina senza sbocchi. Mi auguro che si possa tornare presto ad una situazione in cui ogni esercente potrà lavorare a pari condizioni».


SPAZI APERTI
Il Comune di Padova ha lanciato pure il bando Spazi aperti che individua 150 aree (dal Parco degli Alpini al Parco Iris, da Villa Berta al Fornace Morandi) dove bar e ristoranti potranno lavorare con associazioni o altre realtà aprendo dei propri chioschi.
Gli spazi vengono concessi dal 1. maggio fino ad esaurimento disponibilità. «Abbiamo previsto allestimenti fissi per tutta la stagione con l'eliminazione della tassa di occupazione suolo pubblico - ha spiegato l'assessora al Verde Chiara Gallani - L'anno scorso abbiamo rodato un'iniziativa che ha avuto un riscontro importante e ora la riproponiamo». Le prime domande sono già arrivate. Padova riparte così.


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Il Gazzettino