OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ADRIA - Dodici reti illegali sono state scoperte nelle acque del Po in secca con un'operazione che ha visto all'opera la Polizia provinciale di Rovigo insieme alle guardie ittiche volontarie della Fipsas nel tratto compreso tra l’abitato di Crespino e la frazione di Bottrighe in territorio comunale di Adria. Dodici bertovelli, di dimensioni ragguardevoli e non regolamentari, che per le loro caratteristiche sono inserite nell’elenco degli “strumenti ad alta capacità di cattura” e considerate responsabili di danno ambientale rilevante da parte della normativa vigente.
L'operazione, chiamata non a caso “Senza Reti”, è iniziata alle prime luci dell'alba di venerdì con i monitoraggi dei tratti arginali e degli attracchi fluviali per concludersi oltre il tramonto. È stata perlustrata in lungo e in largo la sponda dell'argine sinistro del Po, alla ricerca di reti ed attrezzi da pesca non autorizzati e posizionati da pescatori di frodo.
Quella della pesca di frodo è ormai una piaga endemica, nonostante le sempre più frequenti le azioni di contrasto. Appena lo scorso aprile la Polizia provinciale rodigina aveva sequestrato circa venti tremagli della lunghezza di circa 150 metri, collegati tra loro, per una lunghezza complessiva di oltre 3 chilometri, che coprivano da sponda a sponda il Collettore padano polesano a Porto viro, in una zona dove la pesca professionale è vietata.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino