Vicenza-Padova finisce in pareggio, il ct Vincenzo Torrente: «L'arbitro ci ha penalizzato»

L'allenatore biancoscudato: «Meritavamo di vincere. Ho già avuto in passato un'esperienza negativa con questo arbitro»

Padova Vicenza finisce in pareggio
PADOVA - «Meritavamo sicuramente di vincere per la prestazione che abbiamo fatto, poi ci sono stati due episodi decisivi: il pareggio del Vicenza è viziato da un...

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PADOVA - «Meritavamo sicuramente di vincere per la prestazione che abbiamo fatto, poi ci sono stati due episodi decisivi: il pareggio del Vicenza è viziato da un fallo su Crivello e soprattutto c'era un rigore clamoroso su Piovanello. Purtroppo ho già avuto in passato un'esperienza negativa con questo arbitro». Vincenzo Torrente si aggrappa ai presunti torti arbitrali a fine gara, al netto di una prestazione positiva per oltre un tempo del Padova. E dire che di recente il direttore sportivo Mirabelli aveva dichiarato di non volere più sentire scuse sugli arbitraggi perché è da perdenti, dopo che già Caneo ne aveva fatto ampio uso. Forse il nuovo tecnico non lo sapeva, fatto sta che rincara la dose. «C'era anche una manata su De Marchi che era da espulsione e non da ammonizione». Al fischio finale si è diretto arrabbiato subito verso l'arbitro. «Sono andato per salutarlo e per dirgli di andare a rivedersi l'episodio del rigore perché è netto. Poi magari lo sbagliavamo, ma quello è penalty. Non so cosa sarebbe successo a parti invertite. Con quest'arbitro ho avuto un'esperienza negativa quando allenavo il Gubbio». Cosa era successo? «Lasciamo perdere».

Potenzialità inespresse

«C'è stata una grande prestazione della squadra, un'ora di gara fatta molto bene. Abbiamo avuto un'occasione con Russini nel primo tempo concedendo poco o niente al Vicenza se non solo su palle inattive. Poi a inizio ripresa abbiamo avuto l'occasione per il raddoppio con De Marchi ma è andata male. Sono comunque contento e faccio i complimenti ai ragazzi. Alla vigilia avevo dichiarato che bisognava disputare una partita perfetta e ci siamo andati vicini. L'episodio del rigore avrebbe cambiato il destino del derby». Sulla prestazione della squadra, Torrente poi aggiunge: «Sono arrivato solo da diciotto giorni e finalmente ho visto dei miglioramenti sul piano del gioco: una volta conquistata la palla abbiamo cercato di verticalizzare e di andare nell'uno contro uno sui braccetti del Vicenza facendolo bene, anche la palla gol di De Marchi che poteva chiudere la partita è scaturita da una verticalizzazione. Questa squadra ha delle potenzialità inespresse in diversi giocatori che non hanno reso sinora per quello che tutti ci aspettavamo, però ho già visto dei miglioramenti e ci sono ancora ampi margini soprattutto nei singoli. Dobbiamo continuare a lavorare con grande impegno come stiamo facendo per crescere ulteriormente». Davanti però è un dato di fatto che la squadra fatichi tremendamente a segnare. «Ho già dichiarato dopo la gara con la Pro Vercelli che per raggiungere gli obiettivi, qualunque essi siano, occorre segnare oltre a non prendere gol». Per lei è stato anche il ritorno al Menti da ex dato che aveva allenato il Vicenza qualche stagione fa sia pure per appena sei partite. Sensazioni? «È stato bello vedere lo spettacolo offerto dalle due tifoserie, è stata una partita di un'altra categoria. Io come allenatore e i ragazzi come giocatori lavoriamo per disputare partite come queste che rappresentano una grande soddisfazione. Sugli spalti è stato proprio uno spettacolo».

Il mercato

Il tecnico rimane molto abbottonato sull'argomento mercato. «Cerchiamo di migliorare la squadra con un difensore centrale, un play che possieda determinate caratteristiche e un attaccante. Dobbiamo alzare centimetri e chilogrammi». Intanto il primo acquisto della campagna di riparazione è stato subito gettato nella mischia dal primo minuto, vale a dire Crivello. «Ha giocato una buona gara e, ripeto, in occasione del pareggio del Vicenza c'era fallo ai suoi danni come mi ha confermato anche Roberto. È un giocatore che porta qualità ed esperienza, si è sempre allenato ed era normale che facesse una buona prestazione in un derby come questo davanti a una simile cornice di pubblico». 

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Il Gazzettino