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PORDENONE - La situazione si sta trascinando da tempo, ma sino ad ora non sono state ancora trovate delle soluzioni che possano mettere fine a quanto sta accadendo nel parco che si trova tra via Julia e via Brigata Lupi di Toscana. Una situazione estremamente delicata, ma i residenti stanno per superare i limiti della tolleranza. Il parco, infatti, ma soprattutto il gazebo che si trova al centro dell’area verde, ogni giorno viene occupato da un gruppo di persone che vive ai margini della società. Si tratta di gente che non ha accettato il percorso di reinserimento dopo aver frequentato il Sert per molti anni. Il ritrovo in quel parchetto è anche legato al fatto che un tempo il servizio contro le tossicodipendenze si trovava proprio in quel quartiere.
LE PROTESTE
L’area verde è collocata in mezzo alla parrocchia, l’oratorio della chiesa dell’Immacolata Concezione e la scuola elementare, un luogo, quindi, frequentato da bambini e adolescenti. Non ci sono mai stati episodi violenti, ma la presenza di questo gruppo di persone di fatto ha impedito sino ad ora ai genitori di far giocare i loro figli nel parco e soprattutto è impossibile usufruire del gazebo che si trova al centro.
COSA FANNO
Come detto non ci sono mai stati episodi di violenza, ma questo gruppo che varia a seconda delle giornate, da tre a cinque sei persone, urla, bestemmia, mangia sul tavolo del gazebo e poi disperde a terra le immondizie, ma soprattutto molto spesso, sono state viste bottiglie di alcolici. Si ritrovano giùà la mattina e la loro presenza è garantita sino al tramonto. Insomma, una situazione di degrado che sta creando non pochi problemi anche perchè è conosciuta a tutti i livelli. In più occasioni i residenti hanno chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale che in ogni caso non avrebbe alcuna intenzione, se il livello delle problematiche resta come è stato sino ad ora, di allontanare il gruppetto anche perchè poi andrebbe in un altro sito e i problemi resterebbero tali e quali. Chi vive nei pressi del parco, però, è preoccupato per la presenza di tanti bambini e la stessa associazione che gestisce l’area verde ha deciso di monitorare il tutto per evitare che possa prendere una brutta piega.
IL COMUNE
«Ci sono situazioni - spiega l’assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido - dove neppure i servizi sociali che si sono opportunamente e preventivamente mossi, riescono a trovare il modo di risolvere. Conosciamo molto bene quello che accade nel parco tra via Julia a via Brigata Lupi di Toscana, ma sappiamo anche che quel gruppetto di persone, molto sparuto per la verità, ha sempre rifiutato ogni aiuto e ha sempre voluto restare fuori dai percorsi di reinserimento in società. Per questo la situazione è delicata e comprendiamo molto bene i disagi dei residenti, ai quali, però, chiediamo ancora un po’ di pazienza. Dal canto nostro - va avanti Loperfido - abbiamo sollecitato la polizia municipale affinchè ogni giorno, anche più volte, faccia dei passaggi in quella zona e monitori costantemente la situazione intervenendo se è necessario. Faremo, inoltre, una verifica per capire se effettivamente qualcuno dorme in quel gazebo. In quel caso, come abbiamo fatto che i finti accattoni, lo allontaneremo. Abbiamo anche allertato nuovamente i servizi sociali, ma la possibilità di recuperarli non è facile. Vedremo come intervenire per dare risposte ai residenti. Del resto - conclude - non esiste una legge che li obblighi a seguire i percorsi di reinserimento se loro non lo vogliono. In ogni caso non mi risulta che siano violenti». Resta il fatto che i residenti sono arrivati al limite e vorrebbero risposte in tempi brevi.
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Il Gazzettino