Paralizzata, deve aspettare un mese prima di avere l'attrezzatura di sostegno

Paralizzata, deve aspettare un mese prima di avere l'attrezzatura di sostegno
VENEZIA - Paralizzata a causa di una malattia degenerativa, un'anziana era stata dimessa dal San Camillo senza gli ausili che le erano ormai diventati necessari: dal...

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VENEZIA - Paralizzata a causa di una malattia degenerativa, un'anziana era stata dimessa dal San Camillo senza gli ausili che le erano ormai diventati necessari: dal sollevatore, al collare, all'appoggiatesta. Tutto richiesto, successivamente all'Ulss, che impiega delle settimane per la consegna. Richiesto il 12 dicembre scorso, ora il materiale arriverà in settimana, ma nel frattempo la signora è stata ricoverata al Civile, per l'aggravarsi delle sue condizioni. A denunciare il caso è un'amica dell'anziana, che la segue come tutore legale. L'anziana, 81enne, senza familiari in vita, è stata colpita da una malattia molto grave che nel giro di pochi mesi le ha paralizzato gambe e  braccia. «Inoltre regge il capo a fatica e fa fatica deglutire - racconta l'amica - Eppure, dopo due mesi di ricovero al San Camillo, è stata mandata a casa senza gli ausili necessari. Io mi sono dovuta attivare con il distretto del Giustinian, con una interminabile trafila burocratica, per poter fare le varie richieste. Il fisiatra, mandato in visita domiciliare dal distretto, aveva prescritto con urgenza i pannoloni, il materasso, la carrozzina (ora ne ha una di ripiego) e una specie di collare. Ma tutto questo deve ancora arrivare».


L'Ulss, da parte sua, precisa che i tempi previsti dalla norma sono stati rispettati, ricostruendo l'intera vicenda. Le impegnative del fisiatra risalgono una al 23 novembre e un'altra al 24 dicembre. «La prima prescrizione, però, - un sollevatore elettrico mobile, una imbracatura con supporto per il capo, un materasso antidecubito, un collare cervicale con appoggio occipitale e mentoniero, un appoggiatesta per carrozzina con fasce di contenimento antiflessione - è giunta in distretto socio sanitario solo dopo venti giorni dalla prescrizione stessa e cioè il 12 dicembre, ricevendo l'autorizzazione il giorno seguente. La seconda prescrizione - seggiolone polifunzionale con poggiatesta è stata fatta il 24 dicembre, portata il 27 dicembre in distretto e autorizzata il 28 dicembre». Ora il materiale è in consegna in settimana, ma la signora nel frattempo è finita al Civile. «Era disidratata e denutrita - racconta l'amica - e il medico di base ne ha disposto il ricovero. Per casi così gravi non ha senso tutta questa burocrazia: gli ausili dovrebbero essere consegnati al momento delle dimissioni».
R. Br. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino