VENEZIA - Paralizzata a causa di una malattia degenerativa, un'anziana era stata dimessa dal San Camillo senza gli ausili che le erano ormai diventati necessari: dal...
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L'Ulss, da parte sua, precisa che i tempi previsti dalla norma sono stati rispettati, ricostruendo l'intera vicenda. Le impegnative del fisiatra risalgono una al 23 novembre e un'altra al 24 dicembre. «La prima prescrizione, però, - un sollevatore elettrico mobile, una imbracatura con supporto per il capo, un materasso antidecubito, un collare cervicale con appoggio occipitale e mentoniero, un appoggiatesta per carrozzina con fasce di contenimento antiflessione - è giunta in distretto socio sanitario solo dopo venti giorni dalla prescrizione stessa e cioè il 12 dicembre, ricevendo l'autorizzazione il giorno seguente. La seconda prescrizione - seggiolone polifunzionale con poggiatesta è stata fatta il 24 dicembre, portata il 27 dicembre in distretto e autorizzata il 28 dicembre». Ora il materiale è in consegna in settimana, ma la signora nel frattempo è finita al Civile. «Era disidratata e denutrita - racconta l'amica - e il medico di base ne ha disposto il ricovero. Per casi così gravi non ha senso tutta questa burocrazia: gli ausili dovrebbero essere consegnati al momento delle dimissioni».
R. Br. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino