Papa Luciani beato, maxischermo a Canale d'Agordo. La storia di Dante e di quel legame fin dall'infanzia

CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Sono suonate lungamente a festa stamane le campane di Canale d'Agordo, la località bellunese da cui era originario Papa Luciani, da oggi...

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CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Sono suonate lungamente a festa stamane le campane di Canale d'Agordo, la località bellunese da cui era originario Papa Luciani, da oggi Beato. In questo piccolo angolo delle Dolomiti splende il sole e tutto il paese si è riunito in piazza, dedicata proprio a Luciani, per seguire attraverso il maxischermo la cerimonia a San Pietro. Un centinaio di fedeli della cittadina bellunese si trovano a Roma per assistere in presenza l'evento, altri trecento si sono mossi con i pullman alla volta di Roma da tutta la Diocesi di Belluno. Presenti nel piazzale il Presidente del Veneto Luca Zaia e il ministro bellunese Federico D'Incà.

«Per noi è una giornata di grande festa - dice Claudia, segretaria del museo dedicato al nuovo Beato, aperto per tutta la gionata - in piazza c'è chi, soprattutto tra gli anziani, si è voluto accomodare davanti al maxischermo ben più di un'ora prima». Impossibile parlare con il parroco don Matteo, che dal primo mattino non si è fermato un attimo, correndo ovunque, per essere sicuro che la macchina organizzativa funzionasse a dovere.

Tra i più emozionati c'è il signor Dante, quasi novantenne, molto legato al Papa del sorriso negli anni del'infanzia. Sono suoi, tra l'altro, molti dei reperti che raccontano la storia di Giovanni Paolo I e dei suoi 33 giorni sul soglio di Pietro, custiditi nel museo come donazione. Alle finestre che si affacciano sulla piazza sono state appese da tutti i cittadini le bandiere del Vaticano. 

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Il Gazzettino