Padova, il nome nuovo per la panchina biancoscudata è Bruno Caneo

L'allenatore Bruno Caneo
PADOVA - Sono ore decisive per il casting della panchina biancoscudata, con Massimiliano Mirabelli pronto a sciogliere le riserve una volta ultimato il giro delle consultazioni....

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PADOVA - Sono ore decisive per il casting della panchina biancoscudata, con Massimiliano Mirabelli pronto a sciogliere le riserve una volta ultimato il giro delle consultazioni. Tanto che a stretto giro di posta è attesa la fumata bianca, a maggiore ragione considerando che lunedì mattina è fissata la conferenza stampa della società nel corso della quale presumibilmente dovrebbe essere svelato il nome del prescelto. Oltretutto non c’è poi molto tempo a disposizione: siamo a fine giugno e la squadra inizierà la preparazione presumibilmente tra il 15 e il 20 luglio, vale a dire una quarantina di giorni prima dell’inizio del campionato fissato per il 28 agosto.

POLE POSITION
Bruno Caneo, 65enne di Alghero, è considerato in pole position anche per la conoscenza di vecchia data che lo lega al direttore sportivo biancoscudato avendo già condiviso l’esperienza al Rende oltre venti anni fa, mentre in tempi più recenti all’Inter faceva lo scouting quando Mirabelli era il responsabile del settore. Insomma, tra i due c’è sintonia nel modo di vedere il calcio e adesso le strade si potrebbero incrociare di nuovo. Sarebbe una scelta in netta controtendenza da parte di Mirabelli che a fine febbraio aveva puntato su Oddo, ex campione del mondo conosciuto da tutti. Ai più il nome di Caneo è sconosciuto, ma tra gli addetti ai lavori è un profilo noto che si è messo in luce nell’ultima stagione portando ai play off la Turris, poi eliminata agli spareggi dal Foggia. Il modulo che utilizza maggiormente è il 3-4-3 e quest’anno la Turris era una formazione che vinceva (sedici gare) o perdeva (sedici), appena quattro i pareggi. Per quasi duecento partite è stato il vice di Gasperini, prima al Genoa e poi nella breve parentesi all’Inter: già questo la dice lunga sulla mentalità che dà alle sue squadre, avendo avuto come maestro l’attuale tecnico atalantino.


IN LIZZA
Caneo non è l’unico profilo al vaglio dal momento che Mirabelli ha avuto un contatto a livello di sondaggio anche con Moreno Longo, pronto a liberarsi dall’Alessandria nonostante il contratto nel caso gli arrivasse un’altra offerta allettante visto che la società piemontese ridimensionerà le proprie ambizioni dopo la retrocessione dalla serie B. Conquistata un anno fa a spese proprio del Padova nella finale play off decisa ai rigori. Vederlo ora dall’altra parte della barricata farebbe un certo effetto, fermo restando che è un allenatore di qualità che sa lavorare con i giovani e che ha salvato il Torino in A. Anche nel suo caso il modulo più impiegato prevede la disposizione a tre della difesa (3-5-2), anche se nel corso della sua carriera ha utilizzato la linea a quattro (4-3-3) adattandosi sempre alle caratteristiche dei giocatori.
Un altro profilo quanto meno attenzionato è quello di Roberto Cevoli, sulle cui tracce ci sarebbe anche il Siena. Si è messo in luce quest’anno subentrando in corsa al Renate risollevando in classifica i brianzoli sino all’ennesimo approdo nei play off degli ultimi anni.


SUGGESTIONE


Se il tifoso potesse scegliere l’allenatore, probabilmente punterebbe su Nanu Galderisi. Il suo nome è stato chiacchierato già nelle primissime ore dopo la rottura con Oddo come papabile e non è la prima volta che Nanu viene accostato a quella panchina sulla quale non ha fatto mai mistero un giorno di sognare di sedersi. La sua scelta sarebbe anche all’insegna di dare un tocco di padovanità (vive in città da quando è arrivato a giocare nei biancoscudati) in un gruppo di lavoro finora poco empatico con l’ambiente. Certo, poi ci sono da coniugare anche le questioni tecniche e, immaginiamo, Galderisi sarebbe pronto a dare tutto se stesso per una maglia che ha contribuito da giocatore a portare in serie A.
 

 

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Il Gazzettino