Palazzo Granaio, ancora problemi per il restauro

Palazzo Granaio, ancora problemi per il restauro
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CHIOGGIA - Il restauro di Palazzo Granaio, che si trascina ormai da una ventina d'anni, ha subito l'ennesima battuta d'arresto. I tecnici hanno constatato che alcune strutture portanti dovranno essere giocoforza rinforzate. 

I danni sono emersi nel corso di un'accurata verifica che sarebbe risultata impraticabile nel corso della fase preliminare, a causa della presenza di elementi non strutturali che li celavano alla vista. Destano preoccupazione le connessioni tra alcune travi e la facciata, nella zona sovrastante la bottega di un artista. Con ogni probabilità, gli elementi hanno ceduto a causa delle infiltrazioni e degli assestamenti. 
 
IL CASOIl palazzo, interamente pensile, fu eretto nel 1328 su progetto dell'architetto veneziano Matteo Caime, per essere destinato all'ammasso del frumento e delle altre granaglie. Dopo la caduta della Repubblica veneta fu successivamente adibito a magazzino, sede di uffici e sede scolastica. Dovette essere dismesso una trentina d'anni or sono perché le vetuste strutture, ormai, non garantivano più la sicurezza. Negli anni successivi, la situazione peggiorò ulteriormente a causa dei parziali smantellamenti cui non hanno immediatamente fatto seguito i previsti lavori di consolidamento. 
L'ASSESSOREL'assessore ai Lavori pubblici Elga Messina che, nell'aprile scorso, aveva annunciato che l'agibilità sarebbe stata ripristinata entro 18 mesi si dichiara comunque fiduciosa. Spiega che i nuovi problemi potranno essere agevolmente risolti mediante l'inserimento di una solida struttura metallica, in grado di assicurare perfettamente le travi al muro portante, opportunamente rinforzato. Le soluzioni formulate sono già state segnalate alla Soprintendenza ai beni architettonici, per il vaglio definitivo. 
I TEMPITutto dovrebbe, insomma, risolversi nell'arco di qualche settimana. La notizia è stata accolta con soddisfazione dai titolari dei pubblici esercizi e delle botteghe che occupano alcune porzioni del pianterreno. Cominciavano a preoccuparsi. Non ne possono più di dover lavorare fra le transenne, oltretutto sotto l'incombente braccio della gru. Stando alle previsioni, insomma, i lavori dovrebbero riprendere abbastanza presto. L'opera potrebbe, dunque, risultare comunque ultimata entro il 2019. Il nuovo contratto prevede che l'edificio sia consegnato ultimato in ogni dettaglio, in vista dell'immediato collaudo. 

Benché ufficialmente destinato a pinacoteca, il Granaio potrà ospitare anche manifestazioni culturali d'altro genere. La precedente battuta d'arresto registrata in cantiere risale ai primi mesi del 2016. In quell'occasione, il vecchio progetto dovette essere sistematicamente aggiornato perché, pur garantendo l'agibilità al salone, non avrebbe comunque assicurato il rispetto delle assai più restrittive norme, previste per i luoghi destinati ad accogliere il pubblico.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino