PADOVA - Un anno di condanna, con la sospensione della pena, per tentata violenza sessuale ai danni di una studentessa di 18 anni. È questa la pena inflitta ieri dai...
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LA DENUNCIA
La studentessa terrorizzata ha iniziato a urlare e a chiedere aiuto, ma nessuno dei passeggeri è intervenuto per aiutarla. Tutti hanno fatto finta di nulla e hanno volto lo sguardo altrove. Per qualche secondo il profugo ha mollato la presa e la ragazza ha avuto la prontezza di riflessi di estrarre dalla tasca del giubbetto il telefono cellulare e di chiamare il primo numero inserito in rubrica. «Ti prego fa finta di essere il mio ragazzo» ha gridato all’amico che aveva risposto. La corriera, pochi istanti dopo, ha arrestato la sua corsa alla fermata di Albignasego. La diciottenne, nonostante non abiti nel comune alle porte di Padova, è scesa dall’autobus per cercare di scappare dallo straniero. Ma il profugo l’ha inseguita, fino all’arrivo dei carabinieri di Albignasego avvertiti dall’amico della studentessa. I militari hanno identificato l’africano e preso la denuncia presentata dalla ragazza. Il nigeriano di 24 anni si è così trovato alla sbarra con l’accusa di tentata violenza sessuale. Ai giudici ha giurato di non avere fatto nulla di male, se non di avere provato a parlare con la giovane. Ma nessuno gli ha creduto. Scioccante invece quanto ha raccontato in aula la vittima: «Lo straniero mi ha afferrata da dietro, ha tentato di baciarmi e di toccarmi dappertutto, io urlavo, ma nessuno dei passeggeri è intervenuto per darmi una mano. Non una persona è venuta ad aiutarmi, eppure gridavo e tutti hanno visto quello che mi stava accadendo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino