Niente Tasi sulle seconde case, non pagano nemmeno gli inquilini

Niente Tasi sulle seconde case, non pagano nemmeno gli inquilini
PADOVA - Per chi vive in un alloggio in affitto, l’incubo Tasi, a Padova, è scongiurato. La tassa sui servizi indivisibili, in realtà, è a carico "dei possessori di...

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PADOVA - Per chi vive in un alloggio in affitto, l’incubo Tasi, a Padova, è scongiurato. La tassa sui servizi indivisibili, in realtà, è a carico "dei possessori di fabbricati, compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili". Per il 2014, però, la legge prevede che la Tasi debba essere pagata sì dai proprietari o titolari di "diritto reale", ma anche dai soggetti diversi dal possessore nel caso dei conduttori di immobili locati: il regolamento Tasi prevede una quota del tributo a carico di chi "vive in affitto" (dal 10% al 30%).




Fin qui il dispositivo di legge. Per il Comune di Padova, però, l'aliquota Tasi deliberata per gli immobili diversi dall'abitazione principale (che pagano già l’Imu) è pari a zero. Pertanto, i detentori sono esclusi dal pagamento della Tasi per il 2014. Il Comune di Padova insomma ha deciso, di fatto, di far parte della pattuglia dei "Comuni contro" (insieme, ad esempio, a Gorizia, Bari, Lucca e molti altri) che, rifiutando di far pagare la Tasi agli inquilini, ha deliberato l’aliquota zero a loro carico.

«Siamo riusciti ad intervenire sulla Tasi - dice l’assessore comunale al Bilancio, Stefano Grigoletto - grazie ai tagli operati sulle spese del Comune. Per quanto riguarda invece l'Imu seconda casa, l’aliquota è fissata al 10,4 per mille (fino all'anno scorso era al 10,2 per mille). Il Comune così ha deciso che per le seconde case l’Imu (aumentata dello 0,2 per mille) può bastare: l’aliquota Tasi deliberata per gli immobili diversi dall'abitazione principale è quindi "zero". Va da sè, evidentemente, che anche chi ha preso l’alloggio in affitto (che per il proprietario è abitazione seconda) non sia tenuto a sborsare alcuna Tasi». Da qui l’"aliquota zero".

Per chi al contrario è tenuto a versare la rata Tasi (scadenza il prossimo 16 ottobre), il Comune ha previsto alcune esenzioni. Per quanti hanno una rendita catastale che va da 0 a 600 euro, ad esempio, l'imposta è azzerata. Non è una faccenda per pochi: ne beneficeranno oltre 11 mila alloggi.


Infine, al contrario di quanto succede in quasi tutti gli altri capoluoghi del nordest, dove un simile servizio non è stato previsto, a Padova sta per essere recapitata a migliaia di contribuenti una lettera informativa sulla Tasi, accompagnata anche dai calcoli già elaborati e dal modello F24 da utilizzare per il versamento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino