Nuovo stadio da 100 milioni, ecco come sarà finanziato

Il rendering del nuovo stadio
PADOVA - Si sono chiusi in ufficio alle 12.45 e si sono salutati alle 14.15, con la promessa di rivedersi entro la fine del mese. È durato novanta minuti, proprio come una...

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PADOVA - Si sono chiusi in ufficio alle 12.45 e si sono salutati alle 14.15, con la promessa di rivedersi entro la fine del mese. È durato novanta minuti, proprio come una partita di calcio, l’incontro di ieri a Palazzo Moroni per parlare del nuovo stadio. Attorno al tavolo il presidente del Calcio Padova Roberto Bonetto, l’assessore allo Sport Diego Bonavina e il presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi. Con loro, nella prima fase del vertice, anche il sindaco Sergio Giordani. Il progetto architettonico è già pronto, ma ora emergono importanti dettagli anche sul piano finanziario e sulle tempistiche.

  
Partiamo dalle certezze. La società biancoscudata ha pronto un progetto che prevede uno stadio da 16.500 posti coperti con accanto area commerciale, albergo, ristorante, campi da allenamento e foresteria. Per la progettazione è stata chiamata in causa la società milanese Sportium, che sta già lavorando anche al futuro stadio di Cagliari. Uno dei modelli di riferimento è il nuovo “Benito Stirpe” di Frosinone. Il costo è di 101 milioni di euro e il desiderio sarebbe quella di realizzare l’impianto entro il 2022. 
L’INVESTIMENTO
Ma come si trovano cento milioni? La società si è rivolta al Credito Sportivo, banca pubblica leader nel finanziamento per la costruzione di nuovi impianti. L’obiettivo di Bonetto è quello di ottenere un prestito in grado di sostenere l’operazione. Per questo motivo ieri è arrivato a Padova il presidente Abodi, ex numero uno della Lega di serie B. 
Le parti hanno ipotizzato un prestito da parte dell’istituto di 50 milioni di euro, da ripagare in vent’anni, con un tasso d’interesse che potrebbe attestarsi al 3%. Gli altri 50 milioni restanti sarebbero in carico ad un gruppo di investitori privati. Giocherebbe un ruolo fondamentale Amber Capital, il fondo d’investimento che fa capo al socio franco-armeno del Calcio Padova, Joseph Oughourlian. 
I campi d’allenamento accanto allo stadio e la foresteria sarebbero affittati al club, mentre le attività commerciali, alberghiere e ristorative verrebbero date in gestione ad altri imprenditori privati. Dai ricavi gli investitori ripagherebbero il proprio investimento e il debito con il Credito Sportivo. 
L’OTTIMISMO
«Questo incontro è importante per conoscerci e per presentare il progetto della società. Ora si tratta solamente di capire la fattibilità finanziaria, ma siamo fiduciosi» spiega a mezzogiorno il sindaco Giordani, attendendo il presidente Abodi. Trequarti d’ora dopo il numero uno del Credito Sportivo entra nell’ufficio dell’assessore Bonavina e inizia a prendere appunti su appunti. Poi, al termine della riunione, sceglie toni ottimistici: «Il club ha fatto un eccellente lavoro, il progetto mi pare di assoluta qualità. Nei prossimi incontri entreremo nei dettagli. Ci rivederemo entro fine mese e seguirò personalmente il progetto». 
Ancor più ottimista il presidente del club Roberto Bonetto, accompagnato da Alessandra Bianchi in rappresentanza del socio estero: «I presupposti ci sono, la volontà anche. A loro il nostro progetto piace. Sappiamo che chi corre troppo rischia di farsi male, ma noi vogliamo fare una bella camminata con passo spedito. Ci siamo posti una deadline: entro la fine di luglio il piano economico-finanziario sarà definito. Ora la nostra attenzione è ovviamente anche sul progetto sportivo, perché non esiste un progetto-stadio se alle spalle non c’è un progetto sportivo. Quindi ora tutti a Cremona: c’è una categoria da salvare». Già, la categoria. La permanenza in serie B è imprescindibile per il nuovo impianto? «No, sono due portafogli diversi e due binari separati - assicura Bonetto -. Sicuramente da parte nostra ci sarà il massimo sforzo per entrambi gli obiettivi». 

Mentre il presidente parla, sul grande tavolo dell’assessore c’è anche un libretto turistico che raccoglie le bellezze e i luoghi d’interesse di Padova. L’augurio di tutti i protagonisti è che tra pochi anni su quello stesso libretto ci sia anche il nuovo stadio. 
Gabriele Pipia
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Il Gazzettino