Busitalia, blitz dell'ufficiale giudiziario: incasso sequestrato nella biglietteria

Busitalia, blitz dell'ufficiale giudiziario: incasso sequestrato nella biglietteria
PADOVA - Busitalia non risarcisce un autista e l’ufficiale giudiziario va in biglietteria per prelevare l’incasso della giornata. Alla fine sotto sequestro sono...

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PADOVA - Busitalia non risarcisce un autista e l’ufficiale giudiziario va in biglietteria per prelevare l’incasso della giornata. Alla fine sotto sequestro sono finiti circa tremila euro. Soldi che erano stati pagati dai tanti studenti e lavoratori che, come sempre accade in questa stagione, vanno a rinnovare l’abbonamento annuale dell’autobus. A questi vanno aggiunti gli incassi legati dalla vendita dei biglietti. Quella somma, però, ora andrà a risarcire un autista 53enne che prima era stato licenziato dall’azienda e, poi, reintegrato dal Giudice del lavoro.  Interpellata sulla vicenda, l’azienda non ha voluto commentare.

Il blitz dell’ufficiale giudiziario è scattato venerdì scorso, attorno a mezzogiorno quando, tra lo stupore delle decine di persone in fila per il rinnovo dell’abbonamento, l’uomo si è presentato allo sportello della biglietteria di piazzale Stazione e ha sequestrato 3000 euro in contanti, ovvero i soldi che c’erano in cassa. «Se non ci fosse da piangere, sembrerebbe una barzelletta – ha tuonato ieri Vittorio Rosa di Sls – Ormai siamo arrivati a livelli talmente bassi che nulla più ci sorprende. Che un ufficiale giudiziario sia costretto a sequestrare i soldi dei biglietti e degli abbonati a un’azienda partecipata dal Comune e che, tra le altre cose, è una controllata da Ferrovie dello Stato, dimostra che al peggio non c’è mai fine. Qui non stiamo parlando dell’ultimo dei bottegai, ma di un’azienda che si è aggiudicata la gestione del trasporto pubblico a Padova e provincia per i prossimi 9 anni». 
LA CAUSA
Tutto nasce da una causa intentata da Sls contro il licenziamento di un autista da parte di Busitalia. Secondo l’azienda, il lavoratore avrebbe compiuto una serie di inadempienze. Tra queste, quando era in servizio sulla linea 12, avrebbe sbagliato la strada per raggiungere Selvazzano. Motivazioni che, però, non hanno convinto il Giudice del lavoro che ha ordinato di reintegrare l’autista e di risarcirlo per i 9 mesi in cui non ha percepito lo stipendio. Una cifra che supera i 15.000 euro. «Peccato che Busitalia si sia sempre rifiutata di pagare – rincara la dose Rosa – Ad un certo punto, siamo stati costretti a ricorrere ad un decreto ingiuntivo. Il problema è che non è stato per nulla facile individuare i conti correnti dell’azienda. Uno è stato trovato, ma dentro c’erano poche migliaia di euro. Io, personalmente, ho anche cercato di contattare i vertici aziendali che, però, non mi hanno mai risposto. A fronte di un comportamento di questo tipo, l’unica cosa che si poteva fare era quella di andare a sequestrare gli spiccioli delle biglietterie. Una circostanza che mette un’infinita tristezza». Dal momento che la cifra richiesta è ben lontana dall’essere raggiunta, non è affatto escluso che, già nei prossimi giorni, l’ufficiale giudiziario si riaffacci alla biglietteria di Busitalia chiedendo i soldi di biglietti e abbonamenti. 
PALAZZO MORONI

A dire il vero, l’azienda di trasporto pubblico non ha rapporti difficili solamente con i sindacati. Anche con il Comune, infatti, non mancano le incomprensioni. Tanto è vero che, una decina di giorni fa, palazzo Moroni ha ingaggiato Bureau Veritas Italia per supervisionare le manutenzioni del tram. Un’iniziativa che, senza ombra di dubbio, non è certo una dichiarazione di fiducia nei confronti di Busitalia. La scelta di Aps holding (controllata al 100% dal Comune) è ricaduta su Bureau Veritas Italia che ha ottenuto l’incarico per la realizzazione di un piano di sorveglianza delle attività manutentive sia dei tram Translohr, che della infrastruttura (binario e linea aerea di alimentazione) effettuate da Busitalia Veneto. L’obiettivo, secondo palazzo Moroni è quello di avere la certezza che la manutenzione del “sistema tram” venga eseguita a regola d’arte per poter contare su un servizio tranviario sicuro ed affidabile. La società scelta è tra le principali a livello mondiale nel campo dell’ispezione, verifica e certificazione, ed ha una particolare specializzazione nel settore dei trasporti. In questa prima fase, che durerà un paio di mesi, i tecnici di Bureau Veritas analizzeranno il piano di manutenzione e la sua applicazione in conformità controllando la documentazione allegata, e le strutture che la gestiscono; con particolare attenzione alla manutenzione. 
Alberto Rodighiero  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino