PADOVA - Una comunità solidale, unita, festosa ha partecipato, ieri pomeriggio, alla Marcia della Pace dal titolo “Fatti di pace”: molte persone si sono...
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Organizzata dalla Diocesi di Padova e dalle aggregazioni e associazioni locali, la marcia si è diretta verso l’Arcella, zona significativa della città, che rappresenta un laboratorio del futuro della città. Le varie realtà sono state coordinate da suor Francesca Fiorese, direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro.
Il percorso lungo l’Arcella è stato presentato come spazio in cui associazioni e singole persone si adoperano perché sia luogo di incontro e di sostegno.
Prima di arrivare alla tappa finale dello Stadio Colbachini, la marcia ha percorso le strade del quartiere Nord, facendo delle soste per ascoltare le testimonianze di realtà che operano nel quartiere, come la Comunità di Sant’Egidio, l’associazione Amici dei Popoli, il presidio di Libera “Matteo Toffanin” degli studenti del Valle, il Centro Diurno La Bussola. Ad ogni tappa, un giovane leggeva un augurio di pace, sulla scia del messaggio del Papa che “la buona politica è al servizio della pace”.
Anche le parole dell’assessore Francesca Benciolini hanno sottolineato l’importanza di una politica che operi per la pace: «La Chiesa indica una via di pace - ha detto - il discorso del Papa sottolinea che la politica deve fare la differenza».
Alla fine del pomeriggio, il vescovo Claudio Cipolla ha officiato la messa nella chiesa di San Carlo e nella sua omelia ha chiarito che l’Arcella è un luogo amato da Dio: «Il quartiere è impegnato nello sforzo di rigenerarsi e di essere luogo di incontro e di integrazione».
Ines Thomas Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino