PADOVA - I suoi coetanei trascorrono le ore al bar a giocare a carte e a commentare i più importanti fatti di cronaca. Lui si è dato alle rapine e agli scippi per...
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LE IMPRESE
Nella prima, il balordo ha intercettato una studentessa di 27 anni di Padova che era appena uscita dalla chiesa di Santa Sofia. L'uomo, a dispetto dalla sua età non più giovanissima, ha provato ad inseguirla e a più riprese ha tentato di strapparle la borsa dal collo. A salvare la donna da una situazione che si era fatta complicata è stata una sua amica che è intervenuta in sua difesa e ha costretto il malvivente a precipitosa fuga a mani vuote.
Dell'episodio sono venuti al corrente i carabinieri della stazione di Prato della Valle, che con gli elementi raccolti in sede di denuncia hanno cominciato ad effettuare le opportune indagini.
La settimana scorsa, un episodio analogo si è verificato ai danni di una suora di 61 anni. Il 26 maggio sera per l'esattezza, all'altezza di via Speroni, l'ottantunenne ha intercettato la sua vittima e ha provato a derubarla. Non ha esitato a spintonarla e a minacciarla, ma la religiosa, che stava rientrando al suo alloggio con una consorella, al termine di una disputa andata avanti una decina di minuti, è riuscita a sventare la rapina. Questa seconda denuncia formalizzata in Prato della Valle ai militari dell'Arma ha fatto alzare il livello d'attenzione. Gli investigatori hanno comparato i due episodi ai danni della studentessa e della suora e hanno capito che dietro le aggressioni vi potesse essere un unico malvivente. Le due vittime sono state nuovamente convocate in caserma e ai militari dell'Arma hanno fornito un dettagliato identikit del loro molestatore.
INVESTIGATORI SGUINZAGLIATI
Con questi elementi in mano i carabinieri hanno cominciato a pattugliare il territorio nelle prossimità della parrocchia di via Santa Sofia, intuendo che il sospettato non si sarebbe allontanato da quell'area e che con tutta probabilità se non fosse stato fermato in tempi brevi, avrebbe commesso ulteriori reati. Sbandato, senza casa, da tempo si sarebbe messo a commettere reati contro il patrimonio per unire il pranzo con la cena. L'altro giorno la svolta.
Gli uomini del comandante Giancarlo Merli hanno intercettato un anziano non distante dalla parrocchia che rispondeva fedelmente alle descrizioni depositate dalle vittime. Queste ultime sono state convocate in caserma e sottoposte ad un riconoscimento fotografico. Entrambe non hanno avuto dubbi nell'identificare in quel personaggio l'autore delle aggressioni e delle tentate rapine. L'uomo, che da tempo soffrirebbe anche di dipendenza da alcol è stato così denunciato.
Il Comando provinciale dell'Arma ha lanciato un appello alla collettività affinché chiunque si imbattesse in situazioni spiacevoli come quelle occorse alla religiosa e alla studentessa, non esiti a contattare i numeri d'emergenza. Il denunciato non è un bandito di professione, ma il bisogno di soldi lo spingerebbe a colpire prede apparentemente facili da rapinare e per questo motivo verrà tenuto monitorato costantemente. Da riscontri raccolti alla parrocchia di Santa Sofia, emergerebbe che l'indagato già in passato sarebbe entrato in chiesa molestando i fedeli e disturbando durante i momenti di preghiera. Eventuali persone che nel recente passato sono state oggetto delle attenzioni non gradite di M.C. sono state invitate a recarsi in caserma in Prato della Valle per formalizzare regolare denuncia.
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Il Gazzettino