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UDINE - Il grande cantiere del nuovo ospedale di Udine rischia il blocco per colpa della lievitazione dei costi dei materiali e dei carburanti. Ma la Regione accorre in soccorso e rimedia la somma di 11 milioni dal proprio bilancio per consentire la prosecuzione dei lavori senza soluzione di continuità nel terzo e nel quarto lotto.
I DETTAGLI
È quanto stabilisce una decisione approvata dalla giunta Fedriga su proposta del vicepresidente Riccardo Riccardi, assessore alla Salute in carica.
L'ITER
Ora l'Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale dovrà inoltrare alla Regione il quadro economico aggiornato dei lavori in cantiere. A lanciare l'allarme è stata una nota dell'AsuFc ancora il 28 dicembre scorso: l'Azienda evidenziava «alcune criticità correlate ai lavori di realizzazione del terzo e del quarto lotto del nuovo ospedale di Udine», annota la Regione, in particolare «con riferimento all'incremento dei costi che l'opera sta subendo e alle attività propedeutiche all'attivazione del nuovo corpo ospedaliero».
L'AZIONE
A quel punto, la Regione ha preso atto della condizione di emergenza, sottoscrivendo che «le risorse attualmente disponibili nell'ambito del quadro economico non consentono di sostenere il costo dell'opera oltre il mese di febbraio 2023, con il conseguente fermo del cantiere a partire da tale mese». Facile comprendere, dunque, l'urgenza che ha mosso la Regione a cercare e trovare qui e subito i soldi necessari per impedire il blocco, che senz'altro avrebbe suscitato indesiderabili ritardi con prevedibile coda di polemiche politiche e sociali in piena campagna elettorale per le Regionali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino