Ospedale, la Regione salva il cantiere. Fedriga e Riccardi trovano 11 milioni per scongiurare il blocco dei lavori

Lunedì 6 Marzo 2023 di Maurizio Bait
Ospedale, la Regione salva il cantiere. Fedriga e Riccardi trovano 11 milioni per scongiurare il blocco dei lavori

UDINE - Il grande cantiere del nuovo ospedale di Udine rischia il blocco per colpa della lievitazione dei costi dei materiali e dei carburanti.

Ma la Regione accorre in soccorso e rimedia la somma di 11 milioni dal proprio bilancio per consentire la prosecuzione dei lavori senza soluzione di continuità nel terzo e nel quarto lotto.


I DETTAGLI
È quanto stabilisce una decisione approvata dalla giunta Fedriga su proposta del vicepresidente Riccardo Riccardi, assessore alla Salute in carica. Si tratta tecnicamente di un'anticipazione finanziaria rispetto a quanto sarà attribuito su questo fronte dell'edilizia sanitaria regionale e dell'adeguamento tecnologico dal prossimo Accodo di programma con il governo, che avrà carattere integrativo rispetto a quello originario sottoscritto ancora il 12 marzo 2013. Nel dettaglio, una somma analoga a questa nel perimetro di quanto stanzierà lo Stato sarà oggetto di riassegnazione. Di questi 11 milioni di euro oggetto dell'anticipazione, 7,5 milioni saranno erogati dalla Regione per l'annata 2022 e i rimanenti 3,5 per il 2024. Restano disponibili nella dotazione finanziaria regionale per l'ospedale udinese somme per complessivi 117,9 milioni di euro, che l'amministrazione del Friuli Venezia Giulia prevede di ripartire in 12,5 milioni per quest'anno, 5,4 milioni per il 2024 e 100 milioni di euro per il 2025.


L'ITER
Ora l'Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale dovrà inoltrare alla Regione il quadro economico aggiornato dei lavori in cantiere. A lanciare l'allarme è stata una nota dell'AsuFc ancora il 28 dicembre scorso: l'Azienda evidenziava «alcune criticità correlate ai lavori di realizzazione del terzo e del quarto lotto del nuovo ospedale di Udine», annota la Regione, in particolare «con riferimento all'incremento dei costi che l'opera sta subendo e alle attività propedeutiche all'attivazione del nuovo corpo ospedaliero».


L'AZIONE
A quel punto, la Regione ha preso atto della condizione di emergenza, sottoscrivendo che «le risorse attualmente disponibili nell'ambito del quadro economico non consentono di sostenere il costo dell'opera oltre il mese di febbraio 2023, con il conseguente fermo del cantiere a partire da tale mese». Facile comprendere, dunque, l'urgenza che ha mosso la Regione a cercare e trovare qui e subito i soldi necessari per impedire il blocco, che senz'altro avrebbe suscitato indesiderabili ritardi con prevedibile coda di polemiche politiche e sociali in piena campagna elettorale per le Regionali.

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