CORNUDA - «Non l'ha uccisa Pascal, lui non avrebbe potuto, Sofiya era la sua gallina dalle uova d'oro». Il 60enne geologo bolognese che per nove anni...
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IL RACCONTOLa donna racconta alla redazione di Chi l'ha Visto di sapere che Sofiya sarebbe stata in ottimi rapporti con un ex funzionario dell'istituto di credito montebellunese, con il quale sarebbe stata vista in diverse occasioni. «Girava voce - ha raccontato - di incontri con questo ex funzionario, propenso alla compagnia di belle donne, in una residenza nell'asolano messa a disposizione da un noto industriale locale». Ed è proprio su questa figura che punta il dito il geologo bolognese. «Una persona che amava le compagnia di belle donne compiacenti - racconta - che aveva una amante, abituato a frequentazioni che finirono per insospettire la moglie. Sofiya lo aveva conosciuto tra il 2015 e il 2016 e per qualche tempo aveva lavorato presso di lui, poi aveva deciso di lasciare e tornare farsi mantenere da me. Ma i due, in tempi recenti, erano tornati in contatto. Chi aveva riallacciato i rapporti? I due hanno trascorso insieme anche dei periodi di villeggiatura sulla barca di lui e, sono abbastanza certo, anche un ultimo dell'anno a Cortina».
LA LETTERAE se la missiva della ex dipendente di Veneto Banca ad un certo punto affonda nel giallismo puro, ipotizzando che dato che negli incontri nella residenza asolana c'erano spesso anche dirigenti di Veneto Banca e che forse Sofiya era venuta a sapere cose che non avrebbe dovuto, il 60enne bolognese ipotizza invece un movente più inquietante: il ricatto. «Quando sento al telefono Pascal per sapere di Sofyia - spiega il geologo - lui inizia a piangere dopo che mi definisco il compagno della 44enne. E poi esplode dicendo: e adesso chi pagherà il mutuo? Forse sapeva che Sofiya era morta, forse sapeva con chi doveva incontrarsi e quando non l'ha vista tornare ha pensato al peggio. Ma avuto paura di quelle persone, per questo non ha denunciato». «Sofyia - incalza - mi ha disse che entro la fine dell'anno sarebbe stata ricca. E a tutti raccontava che entro il gennaio del 2018 avrebbe dovuto chiudere un affare, un importante investimento finanziario». Forse, adombra il geologo, il frutto di un ricatto ad un uomo ricco, sposato e noto, finito nella trappola che gli era stata costruita intorno con la minaccia di rivelare la sua storia con Sofyia, e non solo con lei, alla moglie. Di chi si tratterebbe? «Bisognerebbe capire di più di questo noto industriale con cui Sofyia si incontrava spesso proprio dalle parti di Asolo» risponde il geologo. Una persona peraltro già sentita anche dagli investigatori, sulla cui identità avrebbe riferito anche una amica di Sofyia ascoltata più volte nel corso dell'indagine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino