Sara e Margot, le sorelle maggiori di vittima e killer. Unite dalla tragedia

PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - Sara e Margot. Due donne. Due sorelle. Alle prese con un lutto indicibile. Sara Campeol ha perso Elisa. Margot Biscaro deve convivere con la...

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PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - Sara e Margot. Due donne. Due sorelle. Alle prese con un lutto indicibile. Sara Campeol ha perso Elisa. Margot Biscaro deve convivere con la colpevolezza di Fabrizio, fare da baluardo a due genitori disorientati. Rispondere, per se stessa e per loro, a mille domande. La brutalità della vita è anche nell'incrocio casuale di due traiettorie familiari. Vicine nello spazio ma lontanissime per abitudini e aspettative.


DESTINI PARALLELI
Entrambe quarantenni, sorelle maggiori. Entrambe finite dentro una storia dolorosissima. Sara Campeol è una grafica stimata. Si divide tra il lavoro nello studio a Conegliano e il volontariato: da anni cura gratuitamente la grafica per tutti gli eventi della Pro loco di Pieve. Chi la conosce la definisce una donna delicata, tranquilla, mite, poco incline ai riflettori. Vicina alla famiglia, ma indipendente: da ragazza ha scelto la strada della grafica e ha costruito la sua casa attigua a quella di mamma e papà. La sorella maggiore, responsabile, l'asse anche per Elisa. Che stava ancora cercando il proprio equilibrio. E sperava di trovarlo nelle discipline olistiche.
Diversa la traiettoria di Margot Biscaro. Brillante, determinata, dopo gli studi superiori si laurea a Udine in economia, poi prende il volo per l'estero. Entra in Emco-Fameup, un'azienda di San Quirino (Pordenone) leader nel settore delle grandi macchine per fresatura e tornitura prima nell'area manager con i fornitori francesi, poi diventa coordinatore del marketing e si sposta in Austria, ad Hallein nella zona di Salisburgo, dove vive con la famiglia. Torna poco in Italia, ha reciso il cordone con Farra. Di lei quasi nessuno ha ricordi, ha scelto di vivere altrove. Persone vicino a lei professionalmente dicono di non aver mai saputo che avesse un fratello. Due donne forti, risolte. E due secondogeniti diversi. Fragile e dolcissima Elisa, che aveva deciso di tagliare con la vita del bar e seguire le sue emozioni, dare spazio alla sua anima. Instabile e chiuso Fabrizio, che da tempo conviveva con un profondo disagio psichico.


LE ULTIME ORE
Elisa e Sara vivevano in due case comunicanti. Avevano in comune l'amore per il cagnolino Pascal. «Era mio, ma siccome ero sempre fuori per lavoro, era Elisa ad occuparsene spiega Sara. Vivevano in simbiosi». Sara ed Elisa si sono viste l'ultima volta mercoledì mattina. Un caffè insieme nel bar di famiglia, quattro chiacchiere, un ciao e una mano alzata. Gli ultimi avventori dell'Eli's Bar le hanno viste così: sedute insieme al sole.


Margot invece era tornata a casa l'ultima volta venti giorni fa. Lo zio Odino Buso conferma una visita ai parenti. Gabriella, sua moglie, è la sorella di Mario Biscaro, padre di Margot e di Fabrizio. «Erano venuti a trovarmi, non ci vedevamo spesso» ammette lo zio. I ritorni di Margot erano il motivo per qualche riunione familiare. Margot conosceva la reale situazione di suo fratello? Fino a che punto i genitori le avevano raccontato degli ultimi mesi, del suo barricarsi in casa davanti al pc, dei tentativi di suicidio, della decisione di licenziarsi dal lavoro? Margot dovrà affrontare il peso di un fratello in carcere per un delitto efferato, Sara dovrà cercare di dare un senso ai giorni dei suoi genitori, Eligio e Mirka, e trovare una bussola per superare la tempesta del dolore.

 

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Il Gazzettino