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PADOVA - È stata fermata la fidanzata di Mattia Caruso, Valentina Boscaro, per l'omicidio del 30enne. Accoltellato a morte nella notte tra domenica e lunedì, l'uomo era morto a causa delle ferite. La ragazza ha confessato: «L'ho ucciso con il coltello a serramanico che aveva sempre con sè. Abbiamo litigato in auto, lui era strafatto, ho preso il coltello e l'ho colpito al cuore». Si trova nella caserma dei carabinieri, accompagnata dai genitori.
Questa la svolta nelle indagini relative alla morte del 30enne di Albignasego, ucciso con una profonda coltellata al cuore. Diversi i punti oscuri su cui Procura e carabinieri stavano indagando. La sera di domenica 25 settembre Caruso era ai Laghi di Sant'Antonio con la fidanzata. È stata lei a raccontare agli inquirenti cosa sarebbe accaduto quella notte, un racconto che ha subito suscitato diversi dubbi.
Stando a quanto riferito da Boscaro, Caruso si sarebbe allontanato con un estraneo mentre lei era in auto. Sarebbe stato accoltellato per poi risalire in macchina e percorrere qualche chilometro prima di morire, fermandosi in via dei Colli. Lei, ha detto, non si sarebbe accorta che il fidanzato sanguinava. Una versione che non ha convinto gli inquirenti che l'hanno sottoposta a fermo di indiziato di delitto oggi, 29 settembre, per l'omicidio. La donna è stata convocata oggi in caserma proprio per spiegare quei punti oscuri. E subito dopo la ragazza è crollata, confessando il delitto al sostituto procuratore Roberto Piccione, titolare delle indagini. Nello specifico ha precisato di aver colpito il Caruso con un unico fendente al petto adoperando un coltello a scatto di proprietà della stessa vittima in quel momento riposto nel vano portaoggetti dell’autovettura
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Il Gazzettino