La salma della povera Rkia, il marito e i figli partono per il Marocco per il funerale islamico

La casa ove si è consumata la tragedia, in via Fine ad Ariano Polesine
ARIANO POLESINE - Dovrebbe partire per il Marocco oggi, con la famiglia, la salma di Rkia Hannaoui, 31 anni, madre di due figli di 8 e 11 anni. La donna era stata colpita a morte...

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ARIANO POLESINE - Dovrebbe partire per il Marocco oggi, con la famiglia, la salma di Rkia Hannaoui, 31 anni, madre di due figli di 8 e 11 anni. La donna era stata colpita a morte martedì 28 marzo da un proiettile esploso accidentalmente dal figlio più piccolo nella propria abitazione di via Fine ad Ariano Polesine e si era spenta nel giro di 24 ore. Di qui si era aperto un giallo: l’esito della tac aveva individuato un corpo compatibile con un proiettile nel cranio. Il marito, nonché padre dei due figli di Rkia Hannaoui, aveva un alibi di ferro, essendo impegnato altrove al momento del ferimento. L’altro adulto coinvolto era il vicino di casa, nonché proprietario del piano superiore, che col passare dei giorni aveva cambiato versione. Nel corso delle indagini è emerso che la pistola che ha ucciso la trentunenne era sua, ma come e quando i bambini ne siano entrati in possesso, non si è ancora capito. Il mistero della morte della donna è stato risolto alcuni giorni dopo la tragedia, quando la Procura è riuscita ad accertare che l’omicidio non era stato altro che il frutto di una tremenda disgrazia. Il caso ha gettato nel dolore due comunità, quella arianes e l’intero gruppo marocchino del Polesine.



FUNERALE ISLAMICO

Ora che le indagini sono concluse con il loro triste epilogo, la salma di Rkia e la famiglia dovrebbero partire quest’oggi con destinazione il Paese di origine per dare corso al funerale islamico. A confermarlo è la sindaca Luisa Beltrame che ieri pomeriggio è andata a far visita al padre e ai due figli, accompagnata dall’assistente sociale Sara Zanellato. Un atto voluto dall’amministrazione che fin da subito è stata accanto al nucleo, ma soprattutto ai due bimbi colpiti da una tragedia più grande di loro e di cui, forse, solo ora stanno comprendendo la gravità. «Abbiamo portato loro un po’ di materiale scolastico e altri generi di cui pensavamo avessero bisogno non potendo al momento ancora rientrare in casa - ha riferito dopo l’incontro la prima cittadina - ci hanno accolto bene».

SOLIDARIETÀ



Beltrame si è soffermata poi sulla necessità di stare accanto ai due fratellini. «Abbiamo loro manifestato la nostra disponibilità a ulteriori incontri anche con persone che possano aiutarli ad affrontare i prossimi tempi. Domani (oggi per chi legge, ndr) partiranno per il Marocco con la povera Rkia per ritrovarsi con tutti i parenti per darle l’ultimo saluto, dovrebbero tornare in Italia fra 15-20 giorni».

 

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Il Gazzettino