FONTANAFREDDA - Attirato in una trappola da qualcuno che conosceva e lo voleva morto. Il suo nome - che sia l'assassino o il mandante del delitto - potrebbe essere nella...
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L'AGGUATO
Coltro ha parcheggiato la sua Kia cee'd station wagon nel penultimo stallo, leggermente inclinata, senza rendersi conto che stava andando incontro alla morte. Il resto sono soltanto ipotesi. Un dato è certo: il 48enne è sceso lasciando chiavi e telefonino all'interno dell'auto. O era convinto di dover parlare con il suo interlocutore accanto alla macchina o è stato costretto a seguirlo nel boschetto sotto la minaccia di un'arma. I carabinieri del Nucleo investigativo di Pordenone e del Nucleo operativo di Sacile, al lavoro assieme ai colleghi del Ros di Udine, non scartano alcuna ipotesi. Sono ore di attività intensa. Si incrociano testimonianze e dati tecnici. Le indagini hanno permesso di imboccare alcune piste, privilegiandole rispetto ad altre che al momento sembrano più deboli. Lo si intuisce anche dalle uniche parole strappate al procuratore Raffaele Tito: «Abbiamo materiale su cui lavorare». La concentrazione è massima su ogni dettaglio. Nulla si può escludere. Martedì sera, ad esempio, non sono state trovate tracce di colluttazione che facessero pensare a una lite violenta. Dall'auto non è sparito il telefono e il portafoglio è stato trovato addosso alla vittima. È per questo che si tende a scartare la pista della rapina finita male. A meno che Coltro - elemento che non si può escludere - non avesse appena incassato denaro da un cliente. È comunque nell'ambito di suoi affari che il riflettore è puntato.
L'AUTOPSIA
Oggi i medici legali Giovanni Del Ben e Barbara Polo Grillo eseguiranno l'esame autoptico. Alla Procura daranno indicazioni sull'ora del decesso, causato dai danni cerebrali provocati dal proiettile che la Tac l'altro ieri ha evidenziato nella testa della vittima. Il proiettile verrà consegnato ai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche perchè si dovrà stabilire una corrispondenza con il bossolo calibro 22 ritrovato nel boschetto e completare gli accertamenti balistici che permetteranno di individuare l'arma del delitto. Verrà eseguito anche l'esame tossicologico per escludere che la vittima avesse assunto sostanze psicotrope.
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Il Gazzettino