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PADOVA - Sconto di pena in Appello per il broker dei Vip, Nicolò Svizzero. In primo grado era stato condannato in rito abbreviato, per il reato di abusivismo finanziario, a tre anni e quattro mesi. Ieri, difeso dall’avvocato Fabio Crea, davanti ai giudici lagunari gli è stata inflitta una pena di due anni e dieci mesi. Insomma, sei mesi in meno grazie a un “accordo” con la Procura generale considerato come Svizzero abbia già risarcito una delle vittime. Impegnandosi a restituire il denaro anche alle altre. Il 43enne ha anche dichiarato di non avere fatto sparire i soldi, ma le ingenti somme sono state depositate a suo nome in tre importanti istituti di credito negli Stati Uniti. E per sbloccare i conti correnti deve per forza recarsi di persona in America. Sconterà i mesi della pena che gli sono rimasti, sempre agli arresti domiciliari.
VENEZIA
L’erede della famiglia Morellato è stato comunque ritenuto colpevole del reato di abusivismo finanziario.
LUGANO
Intanto Svizzero è rientrato in Italia dopo essere stato estradato a Lugano per finire dietro alle sbarre di un carcere. La giustizia elvetica lo ha indagato per truffa, riciclaggio, appropriazione indebita e amministrazione infedele. Durante il suo soggiorno nel penitenziario svizzero, il broker è stato interrogato per ben quindici volte dal pubblico ministero. La procura del canton Ticino, attraverso il procuratore pubblico Andrea Gianini, aveva chiesto lo scorso 10 gennaio l’estradizione per tre mesi di Svizzero. Il nulla osta gli è stato concesso dal pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini. Di fatto le vittime sarebbero le stesse già ingannate in Italia. In un caso la denuncia contro il broker è stata ritirata, perchè ha restituito alla parte lesa circa 4 milioni di euro.
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Il Gazzettino