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BELLUNO - Questo pomeriggio sarà costituita, davanti al notaio, la società ponte che acquisterà e gestirà gli impianti di risalita del Colle. Una bella notizia per gli appassionati degli sport sulla neve. Entro il 2 novembre dovranno iniziare le manutenzioni per garantire l’apertura dell’intera Coca, dello skilift del Campo scuola e del raccordo. Si cercano sette figure da impiegare nella società. Ma soprattutto gli operatori e gli imprenditori che sostengono l’operazione auspicano che l’apertura della stagione 2020-21 sia sostenuta dalla popolazione. L’auspicio è che vengano acquistati gli abbonamenti stagionali, anche come segno di vicinanza alla località il cui il toponimo deriverebbe dalla sua particolare posizione rispetto al capoluogo Belluno: mostra il suo versante innevato (neve) ed è da lì che il sole spunta all’alba e dà inizio alla giornata (come il gallo, in particolare il cedrone).
LA CORDATA
A parlare è Massimo Slaviero, l’amministratore delegato di Unifarco, l’azienda farmaceutica di Santa Giustina, che fa da capofila della cordata. «Con una quindicina di operatori ci siamo incontrati martedì sera per definire i dettagli della società ponte. Lo abbiamo fatto alla luce delle rassicurazioni – fa sapere Slaviero – della delibera di giunta sugli atti di indirizzo che sanciscono come la località è di importanza strategica, non solo per il comune e la provincia di Belluno, ma per l’area della Pedemontana e per il Veneto». Sul Colle imparano a sciare molti bambini da tutta la regione, essendo il primo avamposto dello sci, sciatori che poi usufruiscono anche di altri comprensori. L’amministratore di Unifarco sottolinea però che «la delibera dovrà essere approvata dal Consiglio comunale e, per quanto ci riguarda, deve ottenere tutti i consensi, anche quelli della minoranza». E non è tutto, Massimo Slaviero aggiunge come sia fondamentale che a marzo sia il Comune ad acquisire gli impianti perché «devono rimanere di proprietà pubblica. Chiunque altro voglia comprare gli impianti deve garantire alla popolazione che verranno ceduti al Comune: è l’unica strada per tenere in vita il comprensorio».
I RUOLI
Unifarco sarà il main sponsor, ma non dovrà essere l’unico. «La società la facciamo, ma non può essere solo Unifarco a mettere i soldi – lo dice a chiare lettere il manager -, deve essere una cosa sentita dalla città.
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Il Gazzettino