Il figlio chiude il negozio di alimentari, Piero va in pensione "forzata" a 92 anni

Paolo Carinato
BIADENE - Dietro quel bancone di salumi e formaggi, nel negozio Crai di via Feltrina centro a Biadene, Paolo Carinato ha lavorato per 78 anni. E, come un capitano al timone della...

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BIADENE - Dietro quel bancone di salumi e formaggi, nel negozio Crai di via Feltrina centro a Biadene, Paolo Carinato ha lavorato per 78 anni. E, come un capitano al timone della nave, ha controllato che tutto filasse liscio, dall'alba al tramonto. A fine mese, però, alla tenera età di 92 anni, Paolo andrà a tutti gli effetti in pensione. Il figlio Luca, infatti, chiuderà il negozio di alimentari per mantenere, in un locale vicino, solo la tabaccheria. E sarà questa doppiamente la fine di un'era. Sia perché il Crai di Biadene, dopo aver resistito per oltre ottant'anni, sarà l'ennesimo negozio di vicinato che salta, anche in connessione con la diffusione della grande distribuzione, sia perché, con quel negozio, chiuderà anche la lunghissima attività lavorativa di Paolo.

SOLO LA TABACCHERIA
«Mio nonno Giuseppe -racconta il figlio- lavorava di fronte all'attuale negozio. Poi è stata aperta questa attività che è passata a mio padre e a mio zio Angelo. Quando lo zio è morto, mio padre ha lavorato in società con mia zia Maria e, dopo la sua morte, è andato avanti con le mie cugine. Successivamente ha preso in mano il supermercato con me, che sono stato collaboratore fino al 2006, per poi diventare il titolare». E ora la svolta. «In tabaccheria lui non ci sarà -dice Luca mentre il papà è intento a gestire i clienti- Diciamo che il suo genere non sono proprio i tabacchi; lui si è sempre dedicato a salumi e formaggi». Per quanto riguarda poi la scelta di chiudere il negozio Luca aggiunge: «Alla base c'è un discorso economico: le spese sono sempre maggiori, le soddisfazioni sempre minori. Ovviamente, mio papà non avrebbe voluto chiudere: ha una passione, ma anche un senso del dovere, troppo grandi. Diciamo che ho preso io la decisione per lui, che l'ha un po' subita. È ora che cominci a stare un po' più tranquillo».

UNA VITA IN BOTTEGA


Di sicuro, però, per uno come lui appendere il grembiule al chiodo non sarà facile. Finora, infatti, non si è mai fermato. Da quando aveva 14 anni, infatti, ha sempre lavorato nel suo negozio. Da sempre, nello stesso quartiere, semplicemente attraversando la strada. Con ritmi incredibili, cominciando alle 6,30 del mattino per controllare il prodotto e predisporre la merce. «Mi fa piacere aver da lavorare piuttosto che star seduto» è sempre stato il motto di Paolo. E ora? Luca assicura che, lavorativamente parlando, Paolo sia arrivato al capolinea. Ma chi lo conosce bene qualche dubbio ce l'ha.

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Il Gazzettino