La barca affonda: naufraghi sul tender in balìa delle onde. Salvati in extremis grazie a una flebile luce

La barca affonda: naufraghi sul tender in balìa delle onde
VENEZIA - Tender alla deriva con due persone a bordo, al limitare della zona di competenza per la ricerca e soccorso croata e quella italiana, a circa 25 miglia al traverso di...

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VENEZIA - Tender alla deriva con due persone a bordo, al limitare della zona di competenza per la ricerca e soccorso croata e quella italiana, a circa 25 miglia al traverso di Punta della Maestra. La Capitaneria di Porto/Guardia Costiera di Venezia ha ricevuto l'allarme intorno alle 21 di ieri sera. A bordo del tender c'era una coppia di 65 e 58 anni e di origine tedesca. I due avevano abbandonato la propria imbarcazione da diporto, dopo che era affondata, mentre stavano attraversando l’Adriatico da Pola ad Albarella. Il salvataggio non è stato facile, il mare era mosso, il tender di due metri era in balia delle onde e i due non avevano strumenti per comunicare. Sono scattate le ricerche in mare, sia da parte dei soccorritori italiani che di quelli croati.

La vedetta è arrivata in area di ricerca verso le 23 e, contestualmente, il Comando Generale ha disposto anche l’uscita della motovedetta CP 328 ed il supporto di un elicottero di stanza presso il Nucleo aereo di Pescara. A mezzanotte circa, dopo aver ripercorso la probabile rotta del tender, la vedetta ha visto una flebile luce. Stava proprio per rientrare alla base, poiché il carburante stava per terminare, quando l'equipaggio ha scorto quella luce: erano i naufraghi. I due sono stati recuperati e identificati. I malcapitati, pur infreddoliti e spaventati per l’esperienza traumatica, erano in discrete condizioni.

A quel punto hanno raccontato che, nella concitazione dell'abbandono della nave, non erano riusciti a portare con loro alcun segnale di emergenza o strumenti per la geolocalizzazione, e neppure generi di prima necessità. Quando sono stati trovati il fondo del tender era già stato invaso dall’acqua, la localizzazione ed il recupero sono dipesi esclusivamente da quella tenue luce intermittente e dall’attenzione e scrupolo con cui i due uomini e la donna che formavano l’equipaggio della vedetta della Guardia Costiera di Venezia hanno saputo operare. Finalmente, alle 2,15, la vedetta è giunta all'imbarcadero di Sant’Elena, i naufraghi sono stati affidati all’idroambulanza del 118 e portati all’ospedale dei Santi Pietro e Paolo.

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Il Gazzettino