Muore e lascia 440.000 euro in contanti come eredità per i poveri del Comune

Muore e lascia 440.000 euro in contanti come eredità per i poveri del Comune
CONEGLIANO - Un lascito di 440mila euro a favore del Comune, che dovrà essere impiegato per interventi sociali non ordinari a favore delle persone più bisognose,...

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CONEGLIANO - Un lascito di 440mila euro a favore del Comune, che dovrà essere impiegato per interventi sociali non ordinari a favore delle persone più bisognose, quindi non con sussidi a pioggia. Il benefattore è un anziano coneglianese, che nel suo testamento ha espresso la volontà che il suo nome non venga reso pubblico ed essere così onorato con qualche targa o intitolazione, di cui non vuole saperne. Lo ha confermato lo stesso sindaco Fabio Chies. 

IL BENEFATTORE Si tratta di una persona che lavorato per molti anni all'estero e che ha accumulato un patrimonio importante, ma ha avuto la disgrazia di rimanere vedovo e di sopravvivere ai figli. Quando è venuto a mancare ha lasciato parte della sua eredità ai nipoti e una somma in contanti di 440 mila euro al Comune. Sono cose che succedono piuttosto raramente, perché di solito le donazioni vengono effettuate a favore di istituti o enti di assistenza. «I nipoti - spiega il sindaco - non si sono opposti a questa sua volontà, e anzi con loro stiamo concordando la destinazione del lascito in denaro. Vogliamo che non ci siano ombre e venga utilizzato con la massima trasparenza. Pensiamo di investirlo con un programma che dovrà essere realizzato gradualmente nell'arco di quattro anni».

LA DESTINAZIONE Anche se nulla è stato ancora deciso, risulta che l'amministrazione comunale si stia orientando a valutare la possibilità di realizzare delle strutture in cohousing per anziani, per una ventina di nuclei in collegamento con la casa di riposo Fenzi, usufruendo dei suoi servizi. Potrebbe essere questa la destinazione del complesso ex Fregolent, che sorge in continuità con la Fenzi e per il quale sono state prospettate varie ipotesi. Sarebbe la prima iniziativa di questo genere in città. Si tratta di un modello residenziale grazie al quale gli anziani possono convivere con gli amici in comunità. Con la creazione di un villaggio privato dove ogni abitante o coppia ha un proprio mini appartamento personale, ma condivide con gli altri gli spazi comuni, per la mensa, i momenti ricreativi e altro, con la garanzia anche di poter usufruire anche dei servizi di assistenza, garantiti dal personale della Fenzi.
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Il Gazzettino