VENEZIA - Anni di progetti, di attese e di ostacoli, anche giudiziari. Adesso il Mose è in dirittura d'arrivo, e dal prossimo autunno potrebbe finalmente...
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Al test odierno, dalla control room di Chioggia, hanno assistito anche il commissario governativo Elisabetta Spitz, incaricata di portare a termine il gigantesco progetto da 5,493 miliardi di euro, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha espresso la propria soddisfazione: «Ci siamo! Tutte le paratoie del Mose alle bocche di porto di Chioggia e Malamocco si sono sollevate. Un altro passo in avanti per la salvaguardia di Venezia dalle acque alte eccezionali».
Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli: «Giornata fondamentale per il Mose, un test importante, riuscito grazie all'impegno di chi non ha smesso di lavorare durante l'emergenza e ha permesso che si arrivasse a questo appuntamento. Dopo il 30 giugno Venezia potrà finalmente contare su questo importante strumento».
CENTINAIA AD ASSISTERE
Uno spettacolo pubblico quello del Mose, nell'ultima domenica di maggio. Sono state un centinaio le persone che hanno potuto assistere allo show dell'emersione delle barriere alla 'boccà di Malamocco direttamente dalla spiaggia e dalla diga degli Alberoni, al Lido. I parallelepipedi gialli sono emersi ad uno ad uno, dall'acqua, fino a formare l'orizzonte irreale di un tratto di laguna chiuso dall'interno. Il programma di formazione delle squadre preposte al sollevamento delle barriere è proseguito anche nella fase di emergenza Coronavirus, e questo - ha ricordato il commissario Spitz - ha consentito «un test importante, con il sollevamento in contemporanea di 37 paratoie».
Un ponte radio realizzato dall'Esercito ha permesso di coordinare le operazioni tra Malamocco e Chioggia.
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Il Gazzettino